TIVOLI – Assistenza domiciliare Alzheimer, i socialisti replicano alla Asl

Psi e Polis: "La Direzione ASL RM5 risponda ai veri problemi"

In riferimento all’articolo TIVOLI – Alzheimer, la Asl garantisce l’assistenza domiciliare ai pazienti, dal Gruppo Consiliare PSI di Tivoli e dalla Presidenza di Polis Tivoli riceviamo e pubblichiamo:

Marco Di Nicolò, capogruppo del Psi in Consiglio comunale a Tivoli

“Abbiamo letto con attenzione la risposta retorica e priva di incisività della Direzione Generale della ASL RM5 sulla questione dell’Assistenza Domiciliare ai malati di Alzheimer. Un documento che, purtroppo, si distingue più per eleganti perifrasi che per soluzioni concrete.

La Direzione ribadisce l’importanza della distinzione tra bisogni sanitari e bisogni sociali, sottolineando la collaborazione con i Comuni. Ottimo principio, se non fosse che la normativa nazionale va nella direzione opposta: i Distretti Socio-Sanitari, istituiti con il D.Lgs. 229/1999, sono stati ulteriormente rafforzati con la Legge 166/2021 e il DM 77/2022, proprio per potenziare l’integrazione tra sanità e sociale, garantendo una presa in carico unitaria dei pazienti fragili.

In altre parole, la ASL RM5 non può limitarsi a dire “noi ci occupiamo solo della parte sanitaria” e lasciare il resto ai Comuni: la normativa impone un’integrazione più stretta tra i due ambiti, non una separazione netta.

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Inoltre, la ASL sembra dimenticare che la Conferenza dei Sindaci, regolata dal D.Lgs. 502/1992, ha il compito di verificare e orientare le attività dell’ASL in base ai bisogni del territorio.

Se non serve a garantire il coordinamento tra sanità e servizi sociali, allora a cosa serve?

Ma veniamo al punto centrale, quello su cui la Direzione ASL RM5 ha sorvolato con maestria: i tagli della Regione Lazio ai servizi domiciliari per i malati di Alzheimer ci sono, sono evidenti e stanno già avendo un impatto concreto sulle famiglie e sui lavoratori del settore. Inoltre, a differenza di altre ASL del Lazio, la ASL RM5 non dispone di Centri Diurni per i malati di Alzheimer, il che rende il taglio del servizio domiciliare ancora più drammatico.

Di fronte a questa realtà, servono meno rassicurazioni e più azioni.

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La sanità pubblica non è un mondo a sé stante, ma un bene primario finanziato con le tasse dei cittadini, che hanno il diritto di ricevere un servizio adeguato alle loro necessità. Soprattutto, la Sanità Pubblica non può essere gestista semplicemente a costi e ricavi ma deve essere finanziata nell’ambito primario della sua valenza sociale.

Chiediamo quindi l’attivazione immediata di tavoli di confronto concreti, con la partecipazione della Regione Lazio, della Direzione ASL RM5, dei Sindaci del territorio, delle Organizzazioni Sindacali, delle associazioni dei familiari e degli altri Portatori di Interesse.

Serve una soluzione condivisa, non un rimpallo di responsabilità.

Le famiglie dei malati di Alzheimer meritano risposte chiare e interventi tempestivi, non una lezione di diritto amministrativo su cosa è sanitario e cosa è sociale”.

Il Gruppo Consiliare PSI di Tivoli e la Presidenza di Polis Tivoli hanno lanciato anche una petizione online su questo argomento (CLICCA E LEGGI LA PETIZIONE).

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