Si chiama Edoardo Levanja, ha 12 anni, risiede a Monterotondo, ha un animo gentile e un cuore grande.
Il ragazzino eretino è uno dei 29 giovani tra i 12 e i 21 anni ai quali oggi, sabato 5 aprile, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito l’Attestato d’onore di “Alfiere della Repubblica”.
Un riconoscimento assegnato a chi, nel 2024, si è distinto nello studio, in attività culturali, scientifiche, artistiche, sportive, nel volontariato oppure ha compiuto atti ispirati a senso civico, altruismo e solidarietà.
“Nuove vie per la solidarietà” è il tema che ha ispirato la scelta dei giovani insigniti in questa edizione.
E la storia di Edoardo è stata selezionata dal Quirinale perché è quella di un adolescente che ha deciso di aiutare chi è più in difficoltà, una storia in controtendenza rispetto a quelle dove spesso i bulli usano la violenza e prevaricano i più deboli.
Nato il 27 luglio 2012, Edoardo è stato insignito dell’Attestato d’onore di “Alfiere della Repubblica” per l’impegno di inclusione, generoso e concreto, svolto attraverso la pratica del baskin.
Edoardo è un ragazzo attento ai bisogni degli altri. In particolare la sua amicizia e solidarietà si sono manifestate nei confronti di una compagna di scuola con disabilità, a cui si dedica anche oltre l’orario scolastico.
Edoardo, con una scelta in controtendenza rispetto ad altri suoi coetanei, ha deciso di giocare a baskin nella squadra della sua amica proprio per aiutarla durante gli allenamenti, dimostrando con grande maturità di saper andare oltre gli stereotipi sociali.