TIVOLI – Cosa fare se si trova un serpente in casa? Il caso di una innocua biscia a Favale – VIDEO

I consigli di Francesco Cervoni e Antonello Livi

 

di Francesco Cervoni e Antonello Livi

Quante volte avrete letto sulla stampa o sui social di serpenti sorpresi a girovagare per una via, un giardino o un androne e, dichiarati rei di essere una temutissima vipera, giustiziati sul posto a bastonate?

Accompagnava l’articolo o il post la foto del perfido ofide ridotto a una schiacciatella. Ma anche così ridotto, chiunque avesse pur solo un’infarinatura sulle specie autoctone poteva riconoscervi o una biscia dal collare, o un biacco, o un saettone o qualche altra specie assolutamente innocua.

È infatti assai infrequente trovare una vipera, mentre molto più comune è l’incontro con questi colubridi.

Ma allora cosa fare se un serpente mi entra in casa?”, penserà giustamente qualcuno.

Sentite questa storia fatta di buoni comportamenti e a lieto fine, avvenuta oggi, venerdì 16 maggio, a Tivoli, in una villa a Strada di Favale.

La signora proprietaria della casa si è trovata davanti a un’innocua biscia dal collare (Natrix helvetica), chiamata anche biscia d’acqua.

Ma ovviamente non essendo esperta ha pensato subito che potesse trattarsi di una vipera, pertanto ha allertato la Polizia Locale e le Guardie Zoofile dell’Accademia Kronos.

Infatti in queste situazioni l’unica azione corretta da fare è allertare le autorità competenti quali CC Forestali e Guardie Zoofile, e se possibile fotografare l’animale in modo tale da capire immediatamente se si tratta realmente di un animale pericoloso o meno.

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(CLICCA E LEGGI LA DIFFERENZA TRA VIPERIDI E COLUBRIDI)

Però è giusto sapere che di qualunque specie si tratti la cosa più importante da fare una volta fatta la segnalazione è restare a distanza di sicurezza pur mantenendo d’occhio gli spostamenti dell’animale fino all’arrivo dell’incaricato al recupero, questo per dare un’immediata indicazione del punto del giardino o della casa in cui è stata rilevata la sua presenza.

In questo caso per il recupero è stato poi avvisato Francesco Cervoni, studente di Scienze Naturali, vicepresidente dell’Associazione Naturalistica Valle dell’Aniene (ANVA) e membro della Societas Herpetologica Italica, associazione che si occupa proprio dello studio e della conservazione di Rettili e Anfibi.

La signora è stata quindi tranquillizzata e la biscia è stata correttamente traslocata in natura, nel Lago di Favale a pochi passi da dove si trovava.

La paura dell’attacco di un serpente è del tutto immotivata, perché questi animali mordono solo se afferrati, e questo non sempre, ad es. le bisce d’acqua (come quella recuperata) come meccanismo di difesa non mordono ma vanno in tanatosi, ossia si fingono morte ed espellono una sostanza maleodorante dalla cloaca.

Bisogna poi ricordare che i serpenti non sono animali associati al degrado ambientale, perché sono dei predatori, e quindi non sono attratti dai rifiuti. Si nutrono prevalentemente di sauri (es. lucertole), piccoli mammiferi (es. topi), uova e nidiacei di uccelli.

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Troppo spesso si leggono delle dichiarazioni da parte di sedicenti esperti che non corrispondono affatto al vero, come ad esempio quella che il biacco quando morde colpisce agli occhi, oppure il fatto che mordendo possa causare infezioni batteriche. In realtà anche un morso umano può causare infezioni batteriche, a prescindere dall’alimentazione. La bocca, umana e non, ha sempre una flora batterica simbionte, essendo la bocca parte del tratto digerente.

I rischi di infezione sono praticamente inesistenti, più comuni invece i casi di infezione da morso o graffio di animali domestici quali cani e gatti.

E poi, come suggerito prima, il modo migliore per non farsi mordere è non prenderli in mano.

Spesso si dice che la “testa triangolare” è una caratteristica distintiva della vipera, in realtà non è così. Per distinguere al meglio se si tratta di un innocuo colubride o di una vipera alleghiamo quest’immagine realizzata dall’erpetologo Matteo Di Nicola (autore del libro “Anfibi & Rettili d’Italia”).

Impariamo quindi a rispettare queste preziose specie, ricordando anche che i serpenti, così come tutti i Rettili autoctoni, sono protetti da varie misure legislative come la Direttiva “Habitat”, la Convenzione di Berna e la L.R. 18/88. Inoltre per maneggiarli bisogna essere in possesso di speciali autorizzazioni ministeriali.

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