Il 23 e 24 agosto nei giardini della Rocca Abbaziale va in scena la 14ª edizione di “Rajche”, l’evento che celebra la cultura sublacense tra piatti tipici, vino e folklore. (EVENTO RINVIATO AL 20 E 21 SETTEMBRE CON LO STESSO PROGRAMMA CAUSA MALTEMPO)
L’estate a Subiaco non è davvero finita finché non arriva “Rajche”, la festa dedicata alle radici — quelle vere, profonde e saporite. E per l’edizione numero 14, in programma sabato 23 e domenica 24 agosto 2025, la location è più suggestiva che mai: i giardini della Rocca Abbaziale, incorniciati da mura storiche e con una vista mozzafiato sulla valle dell’Aniene.
Un nome, un’identità
“Rajche”, in dialetto locale, significa radici. Ed è proprio da lì che parte questa festa, pensata per riscoprire e valorizzare l’identità sublacense attraverso i suoi sapori, le sue canzoni, la sua gente. Un’occasione unica per vivere un fine settimana all’insegna della convivialità, immersi tra natura, storia e cultura.
Il gusto della tradizione
Protagonista indiscussa dell’evento del sabato sera, 23 agosto, sarà la passeggiata enogastronomica: un itinerario del gusto dove ogni tappa è un assaggio di territorio. Tra i piatti più attesi: fiori di zucca (i famosi pumpui), ravioli al tartufo, gnocchi al ragù di cinghiale, coratella, salumi e formaggi di pecora, pombe fritte e ciambelle, pasta alla visciola, e l’inimitabile Salame del Ré.
Il tutto accompagnato da vini selezionati del Lazio e dell’Abruzzo, in un perfetto equilibrio tra sapore e territorio.
Tra musica, folklore e convivialità
La festa sarà animata da musica popolare dal vivo, stornelli, spettacoli itineranti, poesia e artigianato. Una formula che, da oltre un decennio, attira buongustai, appassionati di tradizioni popolari e viaggiatori in cerca di autenticità.
Il 24 agosto la Panarda
Il momento più atteso? Domenica 24 agosto, con la tradizionale “Panarda”, una grande cena conviviale all’aperto che richiama la più genuina ospitalità locale.
Cena ai Giardini della Rocca Abbaziale. Il menu la Ciociara de Annamaria e Bottó; suppli all’Antica; pimpui e baccalà; aritozzo salato; la petata energica e crostatine estive de Manini.



Gran finale con il divertente e folkloristico “Ballo della Pantasema”, una tradizione teatrale che unisce allegria, memoria e spirito di comunità.
La Panarda, una cena antica
Il termine “Panarda” anticamente identificava dei grandi banchetti che venivano offerti dai maggiorenti della comunità, o dai festaroli delle confraternite religiose durante le varie ricorrenze.
Oggi il termine Panarda è rimasto ad indicare le riunioni conviviali tra amici e parenti dove oltre al cibo e al vino è sempre benvenuta la presenza della musica. Generalmente le Panarde, vengono organizzate nelle tenne vecchie in pietra presenti nei fondi agricoli, ma possono svolgersi anche in locali pubblici come osterie o ristoranti o, come nel nostro casonei Giardini della Rocca Abbaziale.
Un borgo da scoprire
Tra un piatto e uno spettacolo, vale la pena prendersi del tempo per esplorare Subiaco, gioiello medievale arroccato tra natura e storia. Da non perdere: la Rocca Abbaziale, naturalmente; le chiese di San Francesco, Sant’Andrea e Santa Maria della Valle e soprattutto i monasteri di Santa Scolastica e del Sacro Speco, cuore pulsante della spiritualità benedettina.