Cultura

Lo sapevate che il Commercio della Neve coinvolgeva in passato alcuni luoghi dei Monti Lucretili

Ai contemporanei potrà sembrare un lavoro bizzarro, inconsueto e quasi immaginario, eppure per secoli, fino all’avvento delle prime macchine frigorifere collocabile a metà Ottocento, veniva praticato, nel Lazio, il cosiddetto Commercio della Neve, finalizzato alla conservazione e alla vendita di una materia prima, la neve stessa, che, trasformata in ghiaccio, in epoche prive di confort e tecnologia, era necessaria innanzitutto alla conservazione dei cibi ed utilizzabile anche in altri ambiti come quello terapeutico in quanto possibile surrogato antipiretico per la cura della febbre.

Lo sapevate che le Cascate di Tivoli sono tra le più alte d’Italia

Oltre a un patrimonio monumentale tra i più belli e ricchi d’Italia, Tivoli può vantare tra i luoghi da visitare anche il suggestivo scenario offerto dalle Cascate dell’Aniene adiacenti a Villa Gregoriana che si può ammirare, in tutta la sua maestosità, lungo la strada provinciale che conduce a Marcellina, sostando nei pressi del santuario di Quintiliolo.

Lo sapevate che a Monte Livata si trova una foresta di faggi tra le più grandi d’Europa

Emblema del Parco dei Monti Simbruini e conosciuta come la montagna dei romani, Livata è una delle località turistiche più frequentate del Lazio. Durante tutto l’anno, specie nei weekend, sono numerosi i turisti che, da tutto l’hinterland romano, si dirigono verso il Monte per godersi le bellezze naturali che il sito offre, dalle piste da sci innevate di inverno prese d’assalto dagli appassionati di questo sport, ai panorami mozzafiato sulle vallate incastonate tra i rilievi fino alla miriade di sentieri sui quali avventurarsi in escursioni adatte per tutte le età, da percorrere sia a piedi che in mountain bike.

Lo sapevate che … Curiosità sul Carnevale di Tivoli

Carnevale, tempo di maschere, carri, scherzi e folklore. Un momento di festa e divertimento che a Tivoli, si ripete ogni anno, consolidando una tradizione che rende il Carnevale tiburtino tra i più belli del Lazio insieme a quelli di altre città come Frosinone, Velletri, Civita Castellana, Ronciglione e Pontecorvo.

Lo sapevate che il Santuario della Mentorella è uno dei più antichi di Italia e d’Europa

Dopo San Vittorino e Vallepietra, il nostro tour virtuale tra la storia e le curiosità dei luoghi religiosi più rinomati del nordest romano prosegue con un’altra località di grande devozione popolare, il santuario della Mentorella, situato nel territorio di Guadagnolo, frazione del comune di Capranica Prenestina, appartenente alla città metropolitana di Roma Capitale. 

Arsoli – Il 29 gennaio a teatro con “Doralinda e le Muse ovine”

Torna la Rassegna Famiglie a Teatro a La Fenice di Arsoli, l’appuntamento della domenica pomeriggio per spettatori di tutte le età. Domenica 29 alle ore 17:30 sarà in scena la Compagnia Florian Metateatro Centro di Produzione Teatrale con Doralinda e le Muse ovine, una favola magica dedicata alla bellezza creata col sapere delle mani: l’arte della tessitura. Ambientata in una montagna mitica e incontaminata, porta i segni dell’universalità e della contemporaneità. Parla ai bambini con linguaggio poetico di un viaggio avventuroso nella tradizione.

Lo sapevate che i tesori di Villa Adriana si trovano in prestigiosi musei italiani ed esteri

Nota fin dall’antichità romana per le bellezze architettoniche e scultoree, Villa Adriana, nei secoli, è stata oggetto di varie campagne di scavo che hanno portato alla scoperta di altre opere d’arte di inestimabile valore (fregi, marmi, statue, mosaici), gran parte delle quali si trovano custodite in alcuni dei musei più rinomati d’Italia e d’Europa.

Lo sapevate che Orazio, il poeta del Carpe Diem, aveva una Villa a Licenza

“Carpe Diem”, tante volte ci è capitato di sentire o leggere quest’espressione in lingua latina liberamente tradotta in “Cogli l’Attimo” come un invito a pensare al presente, all’oggi e a non preoccuparci del futuro che non possiamo né determinare né conoscere. A coniare quello che è divenuto un autentico motto e una filosofia di vita per molti, è stato il poeta romano Quinto Orazio Flacco (65-8 a.c.) in una delle sue 103 Odi suddivise in 4 libri.