Monterotondo – Antonio Russo non vuole i domiciliari, preferisce il carcere
Lo scorso 28 aprile Antonio Russo ha ucciso a coltellate il figliastro Giuliano Lacopo di 56 anni nelle case popolari di via Aldo Moro.
Lo scorso 28 aprile Antonio Russo ha ucciso a coltellate il figliastro Giuliano Lacopo di 56 anni nelle case popolari di via Aldo Moro.
Nel corso della sua vita ha sempre dimostrato una fede tanto forte, quanto curiosa, nei confronti di Sant’Antonio Abate. Un amore per il santo, condiviso assieme ai suoi cari confratelli i quali, nel giorno del suo ultimo saluto, hanno deciso di tributargli un addio degno di un membro onorario della Pia Unione.
Poco più di un anno fa hanno rischiato di vedere andare in fumo la propria vita, mentre la loro casa era stretta tra le fauci di due incendi. Il primo risalito dalle Fornaci e il secondo propagatosi dallo stesso quartiere in cui risiedono, quello dei Cappuccini. Le fiamme si sono fatte strada fino alla recinzione della loro proprietà, alimentandosi nell’incolto terreno della torre radio della Marina Militare. Solo l’intervento dei Carabinieri di Monterotondo e dei Vigili del Fuoco ha evitato il peggio. In Via dei Vigneti la famiglia Germinario-Vagnoni ricorda bene quel 9 luglio 2017. Quando parlano delle fiamme ce le hanno ancora impresse negli occhi e la paura che il copione dello scorso anno possa ripetersi –specialmente all’indomani dell’incendio che ha divorato piante ed esseri umani nell’Attica Ateniese- è tanta.
Da dicembre dell’anno scorso, i residenti del quartiere San Martino avevano espresso le loro perplessità su come questo progetto avrebbe inciso sulla viabilità del quartiere.Oggi, a qualche mese di distanza, il comitato di quartiere torna sul tema della realizzazione del “raccordo” che collegherebbe direttamente la pista ciclabile della Tangenziale di Monterotondo con quella di Monterotondo Scalo.
Due operatori APM, Azienda Pluriservizi Monterotondo, sono stati aggrediti nella giornata di ieri, domenica 29 luglio, in viale Bruno Buozzi.
Un nuovo intervento eseguito dalla Guardia di Finanza rientra nel quadro della nota operazione “Babylonia” le cui indagini del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo Carabinieri di Roma e affiancate da mirati accertamenti patrimoniali del G.I.C.O. del locale nucleo di polizia economico-finanziaria aveva portato nel 2017 all’esecuzione di 23 ordinanze di custodia cautelare emesse dal GIP di Roma su richiesta della D.D.A. nei confronti di appartenenti a due distinti sodalizi criminali.
I due ballerini di Monterotondo e Mentana trionfano a Rimini
Stefania Martinelli e Claudio Casavecchia, quando e come vi siete avvicinati alle discipline di ballo?C: “Io ho iniziato seriamente quando avevo tra i dieci e gli undici anni di età. Ho iniziato con il ballo liscio e ho proseguito su questa strada fino alla maggiore età. A quel punto sono partito per fare il militare, che è ancora oggi la mia professione. Ho ricominciato a ballare 7 o 8 anni fa, cambiando un po’ di ballerine, prima di conoscere Stefania.”
Nelle ultime ore sono finite agli arresti due persone per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Nella notte i carabinieri del nucleo operativo di Monterotondo hanno sorpreso in località Vallericca un 38enne romano mentre innaffiava sette piante di canapa indica.
Sono stati i carabinieri dell’aliquota radiomobile di Monterotondo a trovare in via Righi un furgone rubato con all’interno ingente refurtiva.