Via Lago Maggiore, si dorme con la paura che il fosso straripi di nuovo

relazione dettagliata sul caso, che il Comune sta perfezionando proprio in questi giorni. I capi di imputazione sono il 449 e 450 del codice penale, ossia delitti colposi di danni e di pericolo, previsto per chi cagiona un disastro come un incendio o un allagamento ed è punibile da uno a 5 anni.
Dunque adesso tremano gli amministratori che dovevano risolvere il problema, ma rischiano anche i residenti che negli anni passati hanno costruito sopra la condotta del fosso che raccoglie l’acqua piovana che proviene dal fosso di Monte Gentile. Basta fare una passeggiata e sopra al tragitto si trova di tutto, dai muretti dei giardini ai box e i forni per la pizza. Sostanzialmente i residenti si dividono in quelli che negli anni sono riusciti a “intubare” e scaricano regolarmente, quelli che non hanno intubato e dunque sono un potenziale pericolo ambientale.
Un anno fa, in particolare, si erano allagate case, garage e tutta via Lago Maggiore dopo un violento nubifragio. Il fosso ostruito da detriti e sterpaglie è straripato, andando a mettere in pericolo l’incolumità delle persone e danneggiando le loro abitaizoni.
Nonostante i sopralluoghi e gli incontri, c’è ancora una domanda rimasta senza risposta: chi deve pulire il fosso? Oltre al comune di Fonte Nuova, la competenza sui fossi è della Provincia di Roma e del Consorzio di Bonifica del Tevere. Così in questi mesi sono stati contattati tutti in maniera ufficiale per definire competenze specifiche e responsabilità. Dai primi riscontri, sembrerebbe che il Consorzio non ha intenzione di intervenire, reputando questo tipo di intervento di carattere ordinario e non straordinario. Il comune di Fonte Nuova aveva previsto un intervento nei giorni scorsi, ma i lavori sembra debbano essere autorizzati comunque dal Consorzio e dalla Provincia. Ecco allora che si è arrivati nuovamente in una fase di stallo. In realtà a pulire pare che dovrebbero essere proprio i residenti, sotto la supervisione delle autorità locali.
Ma a questo punto la situazione sembra andata già avanti e a novembre il magistrato di Tivoli si troverà già parecchi atti sulla scrivania e dovrà decidere cosa fare. Anche per questo motivo dal comune di Fonte Nuova c’è molta cautela e a breve non sono previsti interventi specifici.

 

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