Subiaco – Idv: “Ospedale, ancora nessuna traccia della Tac e dei radiologi. Preoccupati per i tagli”

Antonio Amati, coordinatore cittadino dell’Italia dei Valori, torna a tuonare contro l’amministrazione regionale per i piani di ridimensionamento previsti per l’ospedale Angelucci di Subiaco. E oltre alla mancanza di garanzie per il futuro del nosocomio, a preoccupare i vertici del partito Idv sono anche i ritardi per la nuova Tac che sarebbe dovuta entrare in funzione ad aprile.

“Non si placa l’attacco avviato contro l’ospedale di Subiaco – spiega Amati -, e così nuovi tagli piombano senza pietà sulla già traballante struttura sanitaria, unica garanzia di salute nell’alta Valle dell’Aniene.

Restano promesse inattuate infatti quelle del coordinatore della cabina di regia della sanità regionale, Alessio D’Amato, il quale affermò che senza l’Opg, l’ospedale sarebbe tornato al decreto 80, mentre con l’Opg si sarebbe salvato. Noi dicemmo che non era così, ma ci sarebbe piaciuto esserci sbagliati, pur di vedere salvo l’Ospedale di Subiaco.
Restano disattese anche le parole che il presidente della Regione Lazio Zingaretti aveva pronunciato solo 4 mesi fa, inaugurando la seggiovia a Monte Livata il 23 dicembre 2013 fedelmente riportate da molti organi di informazione: “Nei piani operativi che la Regione ha consegnato al Governo noi abbiamo salvato l’ospedale di Subiaco. E’ stata una scelta possibile grazie alla solidarietà di tutti i Comuni del Lazio perché noi dobbiamo tagliare per legge 900 posti letto, ma i criteri che abbiamo adottato mettono in sicurezza l’ospedale di Subiaco e sosterremo queste ragioni anche al tavolo interministeriale”. Ma su quel tavolo ha invece portato ben altre ragioni, e precisamente queste: “Riconversione di alcune strutture (Bracciano, Monterotondo e Subiaco) e promozione dei servizi territoriali. In relazione alla necessità di mantenere comunque una risposta all’emergenza, viene configurata nei tre presidi una funzione di Pronto Soccorso con posti di Obi, gestita dai medici dei rispettivi Dea di riferimento. Nella riconversione verrà valutata l’opportunità di inserire posti letto di day-hospital e day-surgery. Nei tre presidi viene garantita una elisuperficie ed auto medica h24″. Insomma – aggiunge il coordinatore Idv – un simulacro di quello che dovrebbe essere un vero ospedale. Basta con i giochi di parole, i cittadini di Subiaco e della Valle dell’Aniene non meritano di essere presi in giro, ma rispetto e servizi come quelli che vengono garantiti nel resto del Lazio, dove invece vengono costruiti addirittura nuovi ospedali, come quello dei Castelli Romani. La Asl RmG fornisce ai cittadini un numero di posti letto tre volte inferiore a quello previsto dallo standard regionale, e per l’Ospedale di Subiaco la situazione va ancora peggio. Era stata infatti promessa per il mese di aprile la nuova Tac, ma ancora non vi è traccia di essa. Come dei radiologi che dovrebbero utilizzarla”.

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