Esultano i residenti
“Per noi è una grande vittoria – dice Federico Giacomozzi, del comitato – prima di tutto perchè ci hanno riconosciuto come entità, poi la soddisfazione che venga finalmente individuata la Basf per quello che è, un inceneritore pericoloso e che inquina”. Ora i cittadini aspettano l’intervento del sindaco, Ignazio Marino, quale responsabile della salute pubblica, a “provvedere alla chiusura del reparto rifiuti pericolosi, e riavviare l’iter necessario alla delocalizzazione dell’azienda” che, apparentemente, si sarebbe ormai bloccato.
La sentenza
Nella sentenza viene ribadita la “legittimazione attiva del comitato composto da numerosi cittadini della zona dove è collocato l’impianto in questione”. E specifica: “Nel merito il ricorso è fondato nel punto in cui era stato disposto l’incremento della quantità autorizzata di catalizzatori esausti da trattare per eccesso di potere sotto i concorrenti profili del difetto di istruttoria e di motivazione”. In particolare si tengono in considerazione i rilievi dell’Arpa, a seguito di attività di vigilanza e controllo, circa le “numerose violazioni delle prescrizioni contenute nelle precedenti determine n. 10374 del 30 dicembre 2011 e n. 5508 del 07 agosto 2012”, e il parere di necessaria riconsiderazione e verifica dell’autorizzazione integrata ambientale.