Fino alla fine è ormai il vostro mantra. Domenica è arrivata un’altra convincente vittoria contro il Cantalupo. Che partita è stata?
“Volevamo i tre punti e li abbiamo conquistati, questa è la cosa più importante. Dopo qualche minuto di studio abbiamo spinto e trovato il doppio vantaggio nel primo tempo. Non è mai facile giocare contro squadre che cercano la salvezza, soprattutto in casa, ma siamo riusciti subito ad indirizzare la gara come volevamo e dopo è stato tutto più semplice. E’ l’ennesima prova di forza di un gruppo solido e compatto, che vuole provare fino alla fine a regalarsi un sogno. La prestazione è stata ottima e credo sia stato un 4-0 ampiamente meritato senza nulla togliere agli avversari. In particolare poi volevo fare i complimenti a Denis Meraviglia e Luigi Ranieri che domenica hanno fatto una grande prova e soprattutto perché hanno dimostrato nel corso di tutto l’anno professionalità e attaccamento alla maglia”.
Il Podium ha forse perso l’ultima occasione per accorciare le distanze dalla vetta dopo la sconfitta di ieri. Sembra ormai una corsa a 3 tra voi il Real Monterotondo Scalo ed il Passo Corese 1999 per la vittoria finale.
Un periodo non felice per te. Alcune partite fuori per problemi fisici, ma la squadra nonostante la tua assenza ha risposto positivamente…
“Purtroppo ho avuto un problema abbastanza serio, ma sono in piena fase di recupero e fortunatamente sono già tornato in campo in casa con il Cantalupo. Siamo un gruppo splendido e unito che giornata dopo giornata ha preso consapevolezza della sua forza e quindi ero sicuro che al mio rientro avrei ritrovato lo stesso entusiasmo che ci caratterizza da inizio stagione. Personalmente spero solo di continuare a dare il mio contributo come ho sempre fatto lottando insieme ai miei compagni per cercare di fare più punti possibili”.
Ad inizio anno vi aspettavate una stagione così? Cosa avete in più delle altre pretendenti?
“La squadra è stata confermata in blocco, rinforzata in alcuni reparti e perciò ero consapevole che avremmo lottato per le zone alte della classifica. Non mi sono posto mai il problema di vincere o meno il campionato, ma sognavo di poter essere in una posizione come quella che oggi occupiamo. Non parlo delle altre squadre, mi interessa l’Eretum e sono abituato a guardare dentro casa mia. Dobbiamo essere orgogliosi della stagione che stiamo facendo, siamo nelle prime posizioni poco sotto e sopra a squadre che hanno speso migliaia di euro per conquistare i nostri stessi punti. Non abbiamo nulla da perdere, sono altri che sono obbligati a vincere. Noi crediamo in quello che siamo e in quello che facciamo, senza alcuna ansia e senza alcun obbligo di vittoria. Sicuramente la nostra forza è il gruppo, è l’ambiente, è l’entusiasmo contagioso che contraddistingue il nostro modo di fare calcio e che in pochi possono permettersi”.
Dopo 2 stagioni all’Eretum hai conquistato la fiducia di tutta la società e dei tuoi compagni di squadra tanto da meritare i gradi di vice capitano. Come ci si sente a dover rappresentare questi colori?
C’è qualcuno che senti di dover ringraziare in modo particolare?
“Devo dire grazie a molte persone. In primis al Mister Alessandro Di Nicola che mi ha voluto fortemente e che da subito mi ha messo al centro di questo progetto, facendomi sentire importante per la squadra, così come l’allenatore in seconda Giovanni Petrangeli. Ringrazio il Presidente Marco Carducci, il preparatore dei portieri Andrea Rusconi che con impegno e professionalità è sempre al nostro fianco e due dirigenti impagabili come Alberto Costantini e Stefano Caleca. In particolare, vorrei inoltre ringraziare persone speciali come Daniele Benigni, Alessandro Rusconi, Gianluca Galossi, Daniele De Luca e Marco Gagliardi che dal primo giorno mi hanno trasmesso la passione per questa maglia inimitabile. E, infine, un grazie ai nostri tifosi che ci seguono ovunque con entusiasmo e passione”.