Conosciuto a livello nazionale ed internazionale, il professore incuriosisce i suoi alunni con tutti gli aneddoti e le curiosità dei suoi innumerevoli viaggi: “I ragazzi della periferia sono più svegli e curiosi – dice –. Da 8 anni insegno a Tor Bella Monaca e mi trovo benissimo”. Da 5 anni, invece, il professore porta sempre con sé un borsone pieno di giocattoli: “Li regalo ai bambini, quando visito i paesi poveri”. Oggi viaggia in sella alla sua Honda Crosstourer 1200 ed a luglio partirà per il suo prossimo tour: “La metà è ancora segreta, la scoprirete solo al mio ritorno”.
I viaggi alla scoperta di valori e culture
I pericoli affrontati nei viaggi
Allo stesso tempo, però, Marcello ha anche vissuto situazioni poco rassicuranti: “Una notte viaggiavo lungo la Georgia ed ho subìto due diverse aggressioni – racconta –. Da quel momento ho preferito viaggiare dall’alba fino al tramonto, evitando le ore più buie”. È anche il caso, ad esempio, del colpo di stato in Senegal nel 2005: “Ero a Dakar, la capitale, proprio in quel periodo. Fortunatamente ne sono uscito illeso”.
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La raccolta giocattoli per i bambini poveri
Quando sono iniziati i viaggi nei paesi più poveri, il professor Carucci ha deciso di regalare un sorriso ai bambini meno fortunati. “Da circa 5 anni porto con me dei giocattoli, per regalarli a questi bambini, spesso costretti a vivere in tenda nel deserto o in condizioni tragiche – racconta –. Inizialmente li compravo, poi ho deciso di far partecipare anche i miei studenti. Proprio qualche giorno fa ho ricevuto due borsoni pieni di giochi usati, i miei alunni sono sempre disponibili”. Così, in ogni suo viaggio, Marcello porta con sé circa 20 kg di giocattoli, per rendere felice qualche bambino meno fortunato.
Tanti sponsor per i suoi viaggi
“Gli alunni di periferia sono più curiosi e sensibili”
In merito al suo lavoro di insegnante, il professor Carucci non ha dubbi: “Faccio questo lavoro da 33 anni, ho lavorato in tante scuole romane, ma preferisco di gran lunga lavorare in periferia – spiega –. Gli alunni di Tor Bella Monaca sono più ‘puri’ e curiosi. Spesso gli racconto i miei viaggi, gli usi ed i costumi dei paesi che viaggio. L’anno scorso ho portato la sabbia del deserto per fargliela vedere, li abituo a pensare sempre al di là, che fuori di qui esistono delle realtà diverse”.
Il tour che si appresterà a compiere Marcello quest’anno, è ancora avvolto dal mistero: “Posso solo dire che partirò a luglio e che compierò circa 38mila chilometri. Secondo i miei calcoli sarà una bella spesa, circa 5mila euro tra benzina e traghetti, ma sarà sicuramente un’altra bella soddisfazione”.
l.l.g.