“Vado avanti”
Sergio Gianpaolo, 52 anni e una vita di lavoro spesa all’interno delle cave, è un volontario del Congeav, le guardie ambientali che presidiano le Pcp, da gennaio. Mai si sarebbe aspettato tanto ostruzionismo dai suoi concittadini sulla raccolta differenziata: “Vado avanti nel mio percorso, queste cose che non mi spaventano – racconta pensando all’aggressione -, per fortuna vedo che la gente, grazie anche al nostro supporto e aiuto, piano piano si sta abituando. E questo è il nostro scopo”.
È visibilmente arrabbiato Sergio, soprattutto perché “sono proprio i commercianti quelli che accettano malvolentieri l’obbligo di differenziare, proprio loro, che sono quelli che producono più rifiuti”.
Solidarietà dei colleghi
Le sanzioni: il 90% a non residenti
L’altro aspetto che talvolta manda in collera chi si presenta alla piazzola per gettare i rifiuti, è il rischio sanzione: “Vale la pena ricordare che noi non siamo qui per questo, infatti su cento verbali che abbiamo compilato da gennaio solo 10 erano rivolti a cittadini di Tivoli – spiega Dionisi – tutti gli altri provenivano dai comuni limitrofi”. Quella migrazione di rifiuti che pesa sulle casse di Asa e, di conseguenza, del Comune di Tivoli.
Veronica Altimari