Monterotondo – Al “Santissimo Gonfalone” torna la psichiatria

C’è da giurare che nessuno vorrà rischiare di vedersi sfilare dalle mani l’unica chance di rinascita del “Santissimo Gonfalone” e che i tempi verranno rispettati. Questo spazio liberato dovrebbe consentire di realizzare la nuova radiologia, oggi al primo piano, e la famigerata – per chi segue le vicende ospedaliere – “Piastra di pronto soccorso” con una serie di letti per l’osservazione breve dei pazienti. Insomma una sorta di “repartino” legato al reparto di emergenza. In questo modo, sulla base del progetto preliminare, il primo piano dovrebbe restare vuoto se si considera che anche gli ambulatori verranno e trasferiti nella sede del distretto allo Scalo in via dell’Aeronautica, che dovrebbe essere di prossima apertura. 

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Negli spazi del primo piano, quindi, dovrebbe arrivare l’Spdc, ovvero il Servizio psichiatrico di diagnosi e cura. Il reparto di psichiatria, che tanti anni fa esisteva già dove oggi c’è la ginecologia, torna così nuovamente attivo all’interno dell’ospedale. Per il resto ci saranno degli interventi di ristrutturazione delle sale operatorie, dell’impianto di ventilazione, l’arrivo di una nuova tac e di un amplificatore di brillanza. Resta ancora aperta la vicenda del punto nascita, che i numeri e le normative vorrebbero chiuso. Di sicuro resterà la ginecologia per trattare le specifiche patologie, ma al Gonfalone le donne in gravidanza non potranno più partorire. Ma quella del punto nascita potrebbe essere una partita ancora aperta, se il numero dei parti dovesse aumentare perché, magari, un ospedale rinnovato potrebbe attirare utenti anche da paesi vicini che oggi invece registrano una “mobilità passiva” verso Roma, e che potrebbero invece spostarsi a Monterotondo.

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