Ai casi di violazioni all’ordinanza verrà applicata una sanzione amministrativa pecuniaria da 51 a 258 euro.
A determinare il provvedimento, la riduzione della portata delle sorgenti comunali, con la conseguente quantità di acqua insufficiente a soddisfare le necessità primarie della cittadinanza.
Nell’ordinanza è stato altresì precisato, che “in questi ultimi giorni sono emerse disfunzioni riconducibili essenzialmente a consumi eccessivi ed usi diversi da quelli connessi ad esigenze di primaria necessità, per cui le concessioni di acqua al servizio di civili abitazioni non consentono un uso diverso da quello domestico”.
Fa. Lo.