Settecamini – Allargamento Tiburtina, operai Tecnis in sciopero: “Senza stipendio da tre mesi”

“Hanno smesso di pagarci tre mesi fa – spiega il capocantiere, Antonio Serta –. Siamo in attesa che venga nominato un commissario, ma ancora non ci fanno sapere nulla. Qui non rischiamo soltanto noi, ma anche gli abitanti stessi: se la situazione non si risolve, il raddoppio resterà solo un miraggio”.

La Tecnis Spa, infatti, è finita nell’occhio del ciclone a seguito dell’arresto dei suoi vertici, Francesco Domenico Costanzo e Concetto Bosco Lo Giudice, all’interno di una maxi operazione della Guardia di Finanza, nella quale vengono accusati di corruzione negli appalti dell’Anas. “Da tre mesi sono stati bloccati i meccanismi di incasso e di pagamenti, qui regna un clima di incertezza assoluta: ad oggi ancora non sappiamo se verremo pagati e se continueremo a parlare – prosegue Serta –. La nostra azienda conta ben 1800 dipendenti, circa 50 impegnati nei lavori legati al raddoppio della Tiburtina. È importante che risolvano questa situazione, per il bene di tutti”.

logo ProtestaTecnis2 1Ciò che più preoccupa, però, è il futuro degli operai: “Quasi tutti noi abbiamo una famiglia da mantenere ed in queste condizioni non si può – spiega uno di loro, Giuseppe Verdi –. Abbiamo sempre lavorato nel rispetto dei cittadini, capendo i loro diritti e le loro necessità. Non chiediamo molto, solo che ci venga dato ciò che ci spetta e la possibilità di continuare a fare il nostro lavoro. Un lavoro massacrante, sì, ma che ci permette di andare avanti. Rivogliamo la nostra dignità”.

Al momento sono i sindacati a portare avanti la battaglia dei residenti, organizzando incontri con le istituzioni per trovare una soluzione alla loro situazione: “In questi giorni siamo in presidio fisso davanti al cantiere – dichiara Remo Vernile, segretario provinciale della Feneal UIL –. Abbiamo avuto un incontro al Comune chiedendo se ci fosse la possibilità di erogare gli stipendi di settembre ed ottobre: otterremo una risposta nei prossimi giorni. Intanto aspettiamo che la Prefettura di Catania nomini il commissario straordinario, in modo che possa prendere le redini di questa società”.

I residenti di Settecamini e Case Rosse, una volta appresa la notizia, si sono schierati a favore dei lavoratori: è il caso delle associazioni Settecamini Quartiere di Roma e di Case Rosse 2014, i cui esponenti hanno dimostrato la loro vicinanza incontrando personalmente gli operai, insieme al presidente del IV municipio Emiliano Sciascia, il quale ha oi dichiarato: “Ho inviato la richiesta di un incontro urgente al Commissario Tronca, per lavorare assieme ad una risoluzione rapida di tale situazione, sostenendo peraltro una richiesta avanzata dalle sigle sindacali al Dipartimento Lavori Pubblici, già lo scorso 19 novembre. Oggi è necessario sbloccare il pagamento degli stipendi ai lavoratori e garantire la prosecuzione dei lavori sulla Via Tiburtina, ribadendo, così, sia il sacrosanto diritto allo stipendio, giustamente rivendicato dagli operai, che la necessità di prosecuzione e chiusura di questa opera pubblica, che ormai dura da più di dieci anni”.

 

l.l.g.

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