Monterotondo – In mostra il “viaggio” nel centro storico eretino

L’artista espone la sua ultima collezione di circa oltre venti opere inedite eseguite con tecnica mista ad olio, basata soprattutto sui colori che caratterizzano gli angoli più suggestivi dell’antico borgo di Monterotondo. Un viaggio nella memoria nella macchina del tempo da non perdere.

Chi è l’artista
Roberto Abbruzzese nasce il 1° gennaio 1936 a Roma dove risiede con la famiglia ma trascorre la maggior parte del tempo libero a Monterotondo nella casa dei nonni materni Elena Serrecchia e Plinio D’Orazio, che al tempo abitavano in via Fausto Cecconi, presso il villino di Mazzini Angelani padre di Paolo ed Enrico Angelani . Qui viveva anche la zia Gea D’Orazio in Crupi sorella della madre Alba D’Orazio in Abbruzzese, ambedue diplomate in pianoforte presso il Conservatorio di Santa Cecilia.

 

L’amore per Monterotondo
abbruzzese mostra 1Grazie a queste sue continue frequentazioni Abbruzzese identificherà le sue origini nella cittadina eretina. Amerà tutto di Monterotondo, dal paesaggio alle viuzze del Centro Storico sovrastate dalla torre del Palazzo Comunale e dal campanile del Duomo, dalle piazze ai vecchi edifici.Nella mostra “Viaggio nel Centro Storico di Monterotondo” mette in pratica studi approfonditi che gli hanno consentito di estrarre una tecnica che riunisce le tre forme artistiche che hanno rivoluzionato la pittura della metà dell’Ottocento inizio Novecento: impressionismo, divisionismo ed espressionismo.

 

La mostra
Nella sua passeggiata all’interno di un mondo che lui immagina a modo suo, l’artista riproduce tutti gli angoli più caratteristici di Monterotondo vecchio (come amano definire il centro storico i monterotondesi rimasti in città). Abbruzzese ha realizzato questa nuova collezione con una cromaticità particolare usando anche colori come il giallo e il viola, che conferiscono alle opere un fascino tale da attrarre coloro che le ammirano. I quadri si susseguono con ritmo incessante con il Palazzo comunale che ricorre o da protagonista o sullo sfondo in diverse opere e che rappresenta il centro del “Centro Storico”. Per la prima volta, e con un taglio nuovo e originale, Abruzzese si presenta al pubblico come un innovatore capace di mettere in evidenza le idee che passano nella mente dell’artista nel modo più efficace e somigliante alla propria espressione con una tecnica mista, connotata allo stesso tempo da un atteggiamento positivo ed entusiasta di fronte alle bellezze che ritrae su tela. Si nota inoltre il tentativo in gran parte riuscito di accostare i singoli colori allo stato puro, senza mescolanze .Ogni piccolissima sfumatura è suddivisa nei suoi colori fondamentali e puri che, visti da vicino, appaiono un intrico di puntini. Con questa tecnica Abruzzese ottiene suggestive atmosfere grazie alle intense vibrazioni luminose che si creano mettendo insieme tanti piccoli segni.
abbruzzese mostra 2All’inizio del percorso espositivo accolgono i visitatori i quadri di grande effetto come i “Tetti del Centro Storico” che già preannunciano il taglio che l’artista vuole dare alla sua escursione artistica impeniata soprattutto nella luminosità e la gradevolezza delle sfumature e dei colori che riproducono case piuttosto che piazze o scalinate. La gran parte delle opere selezionate sono di alto livello con delle eccellenze come la “Fontana del cigno” che contiene sullo sfondo un Palazzo Comunale molto originale nelle sue sfumature rosa che rendono piuttosto speciale la tela anche sotto il profilo dell’impatto emotivo e spettacolare Per essere meno vaghi si può dire che rientrano nelle eccellenze dell’autore la “fontana dei Leoni” luogo della memoria per l’artista come per molti monterotondesi per molti dei quali sarà un tuffo nel passato rivedersi a cavalcioni sui levigata dal tempo leoni della piazza. Subito dopo le altre opere come la “Scalinata dietro Largo Pincetto” o l”Archetto di via Nazario Sauro” che rivelano forse angoli poco noti ai più giovani monterotondesi Ma inutile descrivere tutte el 22 opere in esposizione. Il modo migliore per apprezzarne l’autenticità e la bellezza e quello di visitare le mostra . In conclusione del viaggio si può affermare che l’esposizione eretina di Abruzzese ha il merito di illustrare adeguatamente le molte virtù del pittore che corona la sua carriere esponendo i quadri ai quali è maggiormente affezionato, quelli che riproducono in manieramolto originale l’amato Centro Storico eretino.

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