Monterotondo – Agitazione dipendenti comunali, giovedì incontro dal Prefetto Gabrielli

Al centro del confronto le progressioni economiche orizzontali, sottoscritte sulla base di un accordo tra sindacati e commissione trattante di Palazzo Orsini ma non ancora effettivamente riconosciute ai lavoratori al termine di lungo processo di valutazione. Al centro del confronto – appunto – la questione delle cosiddette “Peo”: non semplici scatti di anzianità, ma un avanzamento legato alla valutazione del curriculum e delle competenze per circa il 30 % del personale comunale. 

Personale che, come per gli altri dipendenti pubblici, soffre del blocco dei contratti ormai da anni. Si tratta di poche decine di euro in più in busta paga alimentate da un apposito fondo, pensate per dare un po’ di ossigeno.

Già a gennaio era stata chiesta l’applicazione di queste misure, oggetto di un accordo siglato per l’anno 2015, ma l’Amministrazione non si era fatta sentire. Il 28 gennaio si era tenuta un’assemblea dei lavoratori, durante la quale era stato dato mandato ai sindacati di sollecitare il rispetto degli accordi e, se necessario, di andare oltre.

Poi era arrivato “l’ultimatum”: o il Comune rispetta gli accordi sottoscritti o sarebbero state avviate le procedure per lo stato di agitazione entro cinque giorni. Cosa puntualmente avvenuta.
Secondo il segretario generale di Palazzo Orsini, in una nota di risposta del 4 marzo, il Comune non sarebbe rimasto però con le mani in mano, perché quello sulle valutazioni orizzontali sarebbe appunto un “iter valutativo complesso” attualmente ancora in corso.

Così si è arrivati all’importante incontro di domani, momento di snodo cruciale della complessa vicenda.

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