L’intervento degli agenti, diretti da Maria Chiaramonte, ha impedito all’uomo di riuscire ad occultare alcuni apparati scanner ricetrasmittenti che, appositamente modificati, erano sintonizzati sulle frequenze radio delle forze dell’ordine locali e della Capitale. Per garantire una migliore ricezione, sul tetto dell’abitazione nascosta tra parabole ed antenne tv, era stata istallata anche un’antenna bi-banda. Durante il controllo nella sa casa è stata rinvenuta una complessa attrezzatura per furti in appartamento, costituita da un dispositivo per disturbare le frequenze, conosciuto come “jammer”, in grado di isolare l’area circostante impedendo la localizzazione gps e le comunicazioni con i telefoni cellulari, un arnese per neutralizzare le serrature di ultima generazione costruito artigianalmente e con ancora evidenti i residui dell’ultimo appartamento “visitato”, ed una fiamma ossidrica con tre bombole di propano e cinque di ossigeno. M.S., gia noto alle forze di polizia, e la consorte 37enne, sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria.