La formazione rossoblù si era lasciata alle spalle una settimana molto difficile con la cessione forzata di Simone Abbondanza e con i rumors che volevano Mario Pascu lasciare anche lui il gruppo. E la sconfitta di domenica scorsa in casa con la Boreale è stata la logica conseguenza di una tribolata e difficile preparazione della partita. La trasferta sul campo del Civitavecchia a questo punto è diventata fondamentale, è diventata uno snodo. Vincere avrebbe significato restare aggrappati al carro dei candidati alla promozione in D, perdere o pareggiare avrebbe probabilmente allontanato in maniera definitiva le speranze di restare nel carro delle nomination per il titolo. A sei minuti dalla fine dopo una gara difficile e combattuta ci ha pensato un ragazzo di venti anni a dare la svolta alla Crecas Palombara. Con l’energia e con la sfrontatezza che solo i venti anni ti sanno regalare. “C’è stato un rimpallo a centrocampo – racconta Mattia Palmieri – e io dalla mia posizione di difensore centrale ho agganciato il pallone e l’ho indirizzato a Collacchi. Il mio compagno è stato bravo nel trovare Gallaccio libero per proporsi e prendere la palla, io ho seguito l’azione. Avevo visto tante volte il mio capitano, Simone Calabresi, fare questo tipo di azione. Strappare la palla all’avversario, proporre il passaggio e poi attaccare lo spazio. Ho fatto come il capitano, Gallaccio è stato fantastico a farmi riavere il pallone proprio nel punto dove io lo volevo. Preso la palla ho tirato e fatto gol. Una grande gioia per me e per tutta la squadra. Serviva una vittoria per rilanciarci”. E quanto sia stato importante il gol di Mattia lo si è visto anche dopo il novantesimo, è arrivata la notizia che l’Atletico aveva pareggiato e la Crecas ha così recuperato due punti alla capolista. “Qui alla Crecas sto bene – continua Palmieri – sono nato calcisticamente come centrocampista ma è stato Enrico Baiocco a spostarmi qualche metro dietro e ha impostarmi come difensore centrale. Devo dire che mi trovo bene in questo ruolo”. Mattia Palmieri è un calciatore di grande caratura ma studia anche Scienze Politiche e lo fa con ottimo profitto: “Mi piace lo studio e voglio arrivare alla laurea così come voglio arrivare in serie D con la Crecas”. Sogni impossibili? La laurea assolutamente no, non è impossibile anzi mentre per la promozione della Crecas dipende anche da lui, se Mattia Palmieri continua a giocare in questo modo le possibilità di passare in serie D aumentano.
MERCATO. Il CreCas Città di Palombara comunica anche che Valerio Copponi è il primo rinforzo del mercato invernale per la squadra di David Centioni. Il centrocampista classe 1995, cresciuto tra le giovanili di Cisco Roma, Roma e Cosenza, ha vestito le maglie di Marino, Rende, Lupa Castelli Romani e Nuova Monterosi, e torna al CreCas, dove aveva svolto la preparazione estiva. A seguito di divergenze con l’ex tecnico rossoblù, Copponi aveva deciso di provare l’esperienza in Serie D con il Chieti. “Dopo aver trascorso questa breve parentesi al Chieti, che mi ha aiutato a livello personale, ma è andata male per questioni societarie, non ho avuto dubbi sul mio ritorno al CreCas” ha detto il centrocampista. “Ringrazio la società e il direttore sportivo Marco Ferramini, con cui sono sempre rimasto in contatto, per avermi dato l’opportunità di tornare in questa grande famiglia. Sono felice di ritrovare, oltre a dei bravi calciatori, anche delle bravissime persone. Dopo gli ultimi quattro campionati vinti spero di continuare questa striscia con il CreCas”.
Sergio Toraldo