Sarà Massimo Bruni ad allenare il Castrum Monterotondo per la stagione 2017/2018 ormai alle porte. La conferma dell’accordo, raggiunto con il tecnico, è arrivata in queste ore dalla dirigenza gialloblu. Bruni, classe 1962, vanta una lunga esperienza e diversi campionati vinti. Soddisfazione per l’accordo raggiunto è stata espressa dal Direttore Sportivo Caleca Stefano “Quella di Massimo Bruni è stata la nostra prima scelta e sono davvero soddisfatto che la nostra squadra potrà contare su un tecnico di già comprovata esperienza su panchine importanti. Con il nuovo mister, spiega ancora Stefano Caleca, e con i dirigenti siamo già al lavoro per confermare e per inserire alcuni profili di giocatori che completino la rosa. Crediamo che Massimo Bruni possa essere un valore aggiunto a questa società e possa, con le sue indiscutibili capacità, continuare un ciclo. Nel contempo, conclude il Direttore del Castrum Monterotondo, desidero ringraziare Gianni Manetta per il lavoro svolto nella passata stagione e l’ottimo risultato conseguito e augurare buon lavoro al nuovo allenatore del Castrum Monterotondo.
Abbiamo intervistato Mister Bruni per scoprire meglio la sua filosofia di calcio ed il suo carisma che porterà al servizio del Castrum Monterotondo.
Mister prima di tutto benvenuto tra noi. Inizia una nuova avventura in un progetto nuovo ma ambizioso. Torni in panchina dopo qualche anno. Quali sono le tue prime sensazioni?
Sono emozionato. Tornare in panchina per me è un tornare all’antico, a quello che probabilmente so fare meglio, a quella che è stata la mia passione da sempre. Respirare nuovamente l’odore dell’erba, rivivere la magia dello spogliatoio, l’appello dell’arbitro, insomma tutte quelle sensazioni che ti fanno drizzare i peli delle braccia. Poi farlo su questa panchina con questi ragazzi non vedo l’ora.
Sei un allenatore ed uomo di calcio conosciuto a livello regionale. Sappiamo che diverse squadre hanno mostrato interesse per te. Perchè hai scelto proprio il Castrum Monterotondo?
Ho scelto il Castrum Monterotondo perché mi piace il progetto ambizioso della Società mi piace la squadra che andrò ad allenare e soprattutto mi piace l’affetto e la stima che mi è stata riservata da tutti. Eppoi ho un debito che devo saldare con questi ragazzi ed i debiti devono essere saldati, almeno in casa Bruni.
Entriamo nel dettaglio. La squadra ha un blocco di giocatori storici ed uniti, che giocano insieme da tanto tempo. Come giudichi la rosa a tua disposizione? Credi che servirà qualche ritocco in termini di giocatori?
La rosa dei giocatori del Castrum è importante. Il fatto che questi ragazzi giocano insieme da tanti anni è sicuramente positivo, ma alcuni ritocchi devono essere fatti. Mancano alcuni profili in certi ruoli e ce ne sono troppi in altri. La società sta lavorando in questo senso.
La squadra l’hanno scorso ha conquistato Campionato e Coppa di Terza Categoria. Ora vi aspetta la Seconda Categoria. Quali sono gli obiettivi e quali le insidie maggiori?
Questi ragazzi nella passata stagione sono stati perfetti si sono da subito calati nella categoria che riservava diverse insidie superandole e stravincendo sia il campionato che la coppa. Nella prossima stagione bisogna continuare su questa strada, gli obbiettivi da raggiungere li conosciamo tutti e sono molto chiari dal primo giorno in cui è nato il Castrum. Le insidie sono quelle di pensare solo per un attimo che si possano raggiungere risultati importanti senza lavoro sacrificio e determinazione.
La tua proposta di calcio? Il tuo modulo preferito e gli approcci agli allenamenti?
L’aspetto condizionale dovrà rispecchiare le necessità effettive dei ragazzi e la mia proposta di calcio sarà sempre la stessa una proposta semplice che contenga tutti i requisiti per essere squadra: giocare corti, muoversi senza palla, alternare il gioco corto e lungo, pressare l’avversario e non farlo giocare, organizzazione sulle palle inattive e fase difensiva, inserimenti tagli e sovrapposizioni oltre alla voglia al sacrificio alla determinazione. Il vestito lo sceglieremo dopo.
Cosa manca e su cosa bisogna puntare nel calcio dilettantistico?
Sicuramente mancano le figure professionali di una volta. La meritocrazia di una volta adesso è pieno di apprendisti stregoni. Bsogna iportare nel calcio gli allenatori bravi competenti con trascorsi sportivi che possono dare e fare il bene del calcio sia giovanile che non.
Una promessa per i tifosi e a tutto lo staff e società del Castrum.
Sono fortemente motivato. Devo disintossicarmi e vengo al Castrum per dare tutto me stesso come del resto sono abituato a fare. Metterò la mia professionalità ed esperienza al servizio di questi ragazzi spero di non deluderli.
Per concludere, cosa ti aspetti o meglio cosa pretendi dalla tua squadra?
Sarà una stagione intensa, insidiosa, difficile e quindi mi aspetto dalla squadra rispetto dei ruoli spirito di sacrificio e tanta voglia di fare bene per tornare nella categoria dove questi ragazzi meritano di stare.
Benvenuto al nuovo Mister del Castrum Monterotondo.
Benvenuto al nuovo Mister del Castrum Monterotondo.
di Sergio Toraldo