Monterotondo – Manuel Nepa – II G – I.C.R. Giovagnoli

 Perché hai deciso di lavorare in una libreria?
 Per prima cosa, non è stata una decisione vera e propria. È stata più una passione. Diciamo che avevo iniziato a cercare una libreria e mi sono trovato ad entrare in questa, la UBIK. Pian piano iniziavo a prendere confidenza con le persone che vi lavoravano  e mi avvicinavo sempre più ai libri.

 Cos’è che ti affascina dei libri?
Il fascino che i libri esercitano su di me è un qualcosa di ancestrale. Prima di tutto l’oggetto in sé, la sensazione nel toccare la carta, il suo profumo, la bellezza delle copertine, alcune volte anche le immagini. Poi ci sono le storie raccontate. Le storie che mi affascinano sono quelle dove c’è passione o un tratto della mia vita che ritrovo nella storia narrata, le parole mi emozionano, oppure mi spingono a fare qualcosa di nuovo, o semplicemente mi inducono a leggere un nuovo libro. La forza dei libri sta soprattutto nel catapultarti in un’altra dimensione rimanendo nella realtà. È un’ unione tra mondi reali e mondi possibili.

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Da piccolo, avevi già questa passione?
Da piccolo io non amavo leggere, per me erano una grande fatica, infatti preferivo altre cose. Poi nel primo anno di liceo mi è capitata  una professoressa che ci faceva fare delle verifiche su libri letti ed io non andavo molto bene. E’ stato l’incontro con Charles Dickens a farmi avvicinare alla lettura.. così ne scoprii la bellezza. Fatta questa esperienza le verifiche sono passate in secondo piano, mi sono appassionato alla lettura di nuovi libri e al piacere di raccontarli.

Se avessi l’opportunità di tornare indietro nel tempo, sceglieresti di lavorare ancora nella libreria UBIK?
C’è il mito delle librerie indipendenti ed UBIK  lo è . Io vi sono capitato così per caso e pian piano sono entrato a far parte di questo mondo. Qui non esistono commessi, ci sono solo librai che agiscono con una certa libertà,  ci incontriamo una volta all’anno per discutere insieme di libri e per trascorrere del tempo insieme in amicizia. UBIK è una bellissima realtà in crescita soprattutto per il suo messaggio di condivisione e di collaborazione. Qui ho trovato una dimensione ideale, una contemporanea AGORA’ dove confrontarsi, ascoltare, consigliare e incontrare volti amici, autori e soprattutto loro: i libri.

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Per te, qual è il messaggio principale della lettura?
I messaggi della lettura, per me, sono conoscenza e condivisione. La prima, per arrivare in luoghi o conoscere situazioni lontani da te, che prima di allora non sapevi. A volte ti mettono anche di fronte a te stesso, a cose che ti turbano, così inizi a conoscere il mondo e te stesso un po’ più da vicino. Poi c’è il messaggio della condivisione, cioè quella cosa che ti spinge a parlare di libri con altri. Questo accade qui alla UBIK, attraverso incontri con autori o semplicemente discutendo tra noi librai ma anche con i clienti.

Manuel Nepa, IIG      I.C.R. Giovagnoli, Monterotondo

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