Cave Guidonia – Consiglio Comunale, Barbet: “L’ordinanza non è una strada che possiamo percorrere”

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PANORAMICA GENERALE DEL CONSIGLIO – Il primo a intervenire è stato il sindaco Michel Barbet, poi è intervenuto Filippo Lippiello presidente del centro per la valorizzazione del travertino romano. E’ stata poi la volta dei rappresentanti dei lavoratori e si è data poi la parola ai consiglieri dell’opposizione.

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BARBET RIPRENDE LA PAROLA, ORE 12:08 – “Ovvio che umanamente è difficile, oltre a questo, ho l’obbligo di trovare soluzioni. Dobbiamo trovare soluzioni. Ho già in calendario altri incontri per trovare soluzioni”.

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–  chiede la sospensione del provvedimento che ha causato o potrebbe causare la crisi del settore estrattivo

– o la sfiducia al sindaco.

E sottolinea che il problema va risolto questa mattina oppure “Ce ne andiamo a casa”.

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Anche il CONSIGLIERE VALERI chiede la ricollocazione dei lavoratori.

TORNA A PARLARE DI SILVIO – Di Silvio si rivolge al sindaco: “Manzella è stato veloce a rispondere al suo comunicato ma dalla Regione non possono rispondere alle decisioni di un sindaco e questo lei lo sa”. “Chi ha firmato il ricorso? Lei. I ricorsi passano tutti sotto la volontà del sindaco”. Di Silvio spera che il sindaco salga e proceda perché la mozione di sfiducia è l’ultima strada che vogliono intraprendere. Il consigliere parla di “accanimento” secondo Di Silvio chi si sta occupando della situazione cave “Sta giocando” e non si curerebbe della volontà popolare. “Lei è un amministratore di condominio o è il sindaco della terza città del Lazio?”.

 PARLA IL CONSIGLIERE PROIETTI – Il consigliere Proietti ringrazia le forze dell’ordine. “La stampa nazionale parla dei 50 profughi che non si trovano ma non si parla dei 50 lavoratori di Guidonia, ed è una vergogna”. Proietti ricorda il consiglio dell’11 aprile e aggiunge: “Consiglieri di maggioranza, è finito il tempo di Facebook, qui ci sono lavoratori che stanno perdendo il posto di lavoro”.

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CONSIGLIERE DE DOMINICIS – “Facciamo insieme questo un atto di responsabilità”.

ORE 16:35 – La sessione riprende. Si aggiunge un terzo emendamento letto da Cacioni.

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CONSIGLIERE GUGLIELMI – “Sindaco, lei è davanti a un bivio. Dobbiamo trovare una soluzione (…) Noi andremo avanti  con il nostro atto di indirizzo, non so a che gioco sta giocando Santoboni”.

CONSIGLIERE LOMUSCIO – Lomuscio, in merito alla mozione appena presentata dai consiglieri di maggioranza, commenta: “Non c’è alcun riferimento all’atto richiamato nel dispositivo” e chiede chiarezza. “Si parla di eventuale sospensione dell’atto di revoca, ci dovete dire se la volete sospendere o no”. E ancora: “Oggi si arriva alla sospensione o si è sancita la fine di questa amministrazione. L’eventuale oggi non ci può essere”.

CONSIGLIERE DI SILVIO – “E’ arrivato il momento di smetterla di giocare” dice Di Silvio rivolgendosi al sindaco. “Ci vogliono tre minuti a risolvere questo problema, a firmare un’ordinanza, le manca il coraggio di farlo. La mozione che avete presentato non dice niente”. “Mi incateno davanti alla porta se non firmate!”

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COCCHIARELLA PRESIDENTE COMMISSIONE AMBIENTE – Cocchiarella ricorda che all’insediamento della nuova amministrazione, uno dei primi problemi fu la questione lavoratori Tekneko “Era uguale a questo e lo abbiamo risolto perché ci sta a cuore il territorio”. “Il problema c’è dagli anni ’80 e non è mai stato risolto”. Cocchiarella ricorda che il risultato del non ritombamento “E’ sotto agli occhi di tutti”. Commenta l’eventuale richiesta delle dimissioni del sindaco da parte della minoranza così: “Siamo una compagine unita”. “Chi doveva controllare negli anni? Perché siamo arrivati a questo?”. “Stiamo cercando di fare questo a tutela della collettività. Una linea chiara fin dall’inizio”.

CACIONI – “Questa amministrazione l’attività delle cave non la vuole, in quattro giorni non siete stati in grado di dare una risposta coerente. Vi siete asserragliati per produrre un atto che non dice nulla”. “La piazza è arrabbiata perché la questione riguarda 2mila famiglie”. “Questa città è un morto, non c’è più spazio per niente, avete governato 14 giorni e questa città è in ginocchio”. “C’è assoluta incapacità di ponderare le conseguenze delle scelte che fate”. “Vi nascondete in quattro righe che non dicono niente, e il vostro indirizzo non lo dite”.

ORE 17:45 – SANTOBONI – “Io non ci sto a far passare me e la maggioranza come quelli che mandano a casa i lavoratori. Questa è una tragedia che stiamo cercando di evitare. Dire che con una firma si risolve il sistema è prendere in giro, non possiamo dare false speranze a persone a cui va il mio massimo rispetto”. “Non è una cava, è una filiera, si prendono sassi e si portano da altre parti, non vogliamo questo e lo diciamo da una vita”. “Il bubbone che è scoppiato oggi, e tutti lo sapevano che sarebbe successo”. “Ci viene chiesto di sospendere gli atti emessi e da emettere, ma come si fa?”. “Qualcuno di voi ha dato risalto alle altre emergenze del territorio?” E paragona Guidonia a un “Pronto Soccorso” dove tutto va risolto con emergenza. “Stiamo lavorando affinché le emergenze non ci siano più. Voglio risolvere il problema ma non illudete le persone che con una firmetta si salva il posto di lavoro. Le organizzazioni sindacali hanno giudicato l’atto corretto. Chi è che non la vuole questa sospensione? Il sindaco, ogni amministratore, non ha nulla contro i lavoratori. Il settore estrattivo è da riformare”. “Non smetterò un minuto di pensare a come risolvere il problema”. Secondo Santoboni se va in porto il programma con la Regione la mozione che la minoranza chiede di firmare non servirà più.

AMMATURO – COCCHIARELLA BAGARRE – Ammaturo si scaglia contro i 5S parlando di bugie, “Hanno chiamato il travertino ‘sassi’, vergognatevi! E’ una cosa assurda. Perché avete paura della gente? Cocchiare’, tu sei disoccupato come diavolo fai a parla’ de lavoro se la tua unica occupazione è fa il politico e il consigliere, tu non sai cosa significa il lavoro, il sudore, i figli a casa, tu non lo sai. Lasciare l’affetto alle 6 di mattina!”. Cocchiarella risponde “Io ho lavorato”.

 ORE 18:50 – GUGLIEMI CHIEDE DOVE SIA FINITO IL SINDACO, al momento non si sa. A breve ci sarà una sospensione di dieci minuti per capirlo.

ORE 19:00 – Il Sindaco è tornato.

ORE 19:06 BARBET: “Stiamo lavorando fattivamente per una ordinanza di sospensione“.

Apertura di Barbet per la revoca “E’ una soluzione concreta, ha dei tempi da rispettare”.

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ORE 22:25La seduta riprende.  Si procede con le dichiarazioni di voto.

DI SILVIO – Di Silvio: “Ci auguriamo che dopo tutte queste ore abbiate trovato soluzioni valide e siate favorevoli alla nostra proposta”.

SANTOBONI – Santoboni: “Come ho detto nell’intervento precedente, la mozione presentata dai consiglieri di minoranza ha vizi gravi che ne precludono l’efficacia. Votiamo contrari”.

VOTAZIONE ALLA PRIMA MOZIONE – Favorevoli 8, contrari 14, astenuti nessuno.

Guglielmi: “Domani formalizzeremo le richieste di dimissioni del sindaco”.

IL SINDACO BARBET: “Volevo fare una precisazione, ho detto in un intervento precedente che si stava lavorando a una ordinanza. Abbiamo avuto contatto diretto con la Prefettura e purtroppo non è una strada percorribile. L’ordinanza non è lo strumento che possiamo usare”.

SI CONCLUDE IL CONSIGLIO – Di fatto non si può percorrere la via dell’ordinanza che avrebbe sospeso la revoca della cava attualmente chiusa, secondo quanto ha spiegato il Primo Cittadino, dopo il colloquio con la Prefettura. Termina così il consiglio comunale straordinario, domani la minoranza procederà nella via che oggi ha tracciato come opzione ultima: la mozione per richiedere le dimissioni del sindaco. 

 

 

 

 

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