Sono state pubblicate dalla Regione Lazio le linee guida per la riapertura dei centri estivi a partire dal 15 giugno.
DOVE
Possono essere utilizzati per l’accoglienza gli spazi per l’infanzia delle scuole o di altri ambienti similari (ludoteche, centri per famiglie, oratori) oppure parchi o altri contesti similari (outdoor education) in coerenza con quanto stabilito dal Governo. Le linee guida prevedono di predisporre per genitori, bambini e personale una adeguata informazione su tutte le misure di prevenzione da adottare; sottoscrivere un accordo tra l’ente gestore, il personale e i genitori coinvolti per il rispetto delle regole di gestione dei servizi finalizzate al contrasto della diffusione del virus; garantire una zona di accoglienza oltre la quale non sarà consentito l’accesso a genitori e accompagnatori.
TURNI
Inoltre, tra le misure previste la possibilità di organizzare i centri estivi su turni per evitare assembramenti e la rilevazione quotidiana della temperatura corporea per tutti gli operatori, bambini, genitori o accompagnatori.
MASCHERINE
La mascherina di protezione delle vie aeree deve essere utilizzata da tutto il personale e dai bambini e ragazzi sopra i 6 anni di età. Vanno messi a disposizione idonei dispenser di soluzione idroalcolica per la frequente igiene delle mani in tutti gli ambienti, in particolare nei punti di ingresso e di uscita. I giochi dovranno essere ad utilizzo esclusivo di un singolo gruppo, salvo disinfezione prima dello scambio.
Alessandra Troncarelli, assessore alle Politiche sociali, Welfare ed Enti locali, ha spiegato che i bambini hanno risentito molto delle limitazioni e della poca socialità che hanno vissuto i bambini durante la quarantena. “Questa misura rientra nel quadro delle iniziative che hanno lo scopo di favorire la ripresa del tessuto economico e sociale della Regione attraverso la riapertura delle attività in ogni settore. Consentire ai bambini e ai ragazzi di tornare a socializzare in contesti sicuri è un passo fondamentale per rispondere ai bisogni di migliaia di famiglie con figli alle prese con la fase 2 di convivenza del virus”.