TIVOLI - Terme, il grande bluff: le acque delle piscine non sono terapeutiche

Nella “Guerra dell’Acqua” tra il Comune e Terranova da una parte e le polle sorgive dall’altra spunta un Decreto del 1984: da allora le piscine sono abilitate esclusivamente alla balneazione a fini sportivi e ricreativi. L’approfondimento in edicola domani su #Tiburno

E’ limpida, incolore, dal leggero odore solfureo e soprattutto priva microrganismi patogeni e sostanze chimiche nocive per l’uomo.
E’ l’acqua che scorre nelle piscine delle Terme di Roma, lo storico stabilimento della Acque Albule Spa, la partecipata per il 60 per cento proprietà del Comune di Tivoli e per il restante 40% della Fincres di Bartolomeo Terranova.
Acqua analizzata con gli stessi parametri utilizzati per verificare la potabilità e il consumo umano, insomma buona per fare il bagno, ma priva di effetti terapeutici.

Lo dicono le documentazioni della Asl Roma 5 e della Regione Lazio, carte risalenti agli anni Ottanta recapitate alla redazione del settimanale Tiburno a pochi giorni dalla pubblicazione della sentenza con la quale il Tribunale di Tivoli ha condannato le polle sorgive di via del Barco a risarcire di 720 mila euro la Acque Albule Spa e a non praticare la balneazione all’interno dei 4 stabilimenti.

La “carta regina” è un Decreto firmato nel 1984 dall’allora Presidente della Giunta Regionale del Lazio successivamente all’autorizzazione all’apertura dell’impianto termale rilasciata dal Ministero dell’Interno il 20 dicembre di 36 anni fa: il Decreto escluse dall’autorizzazione sanitaria rilasciata dalla Regione Lazio l’impiego termale dell’acqua minerale denominata “Acque Albule” mediante bagni nelle piscine.
Fu la stessa Acque Albule Spa a certificare che le piscine cosidette termali in realtà erano impiegate a fini sportivi e ricreativi con esclusione di qualunque fine terapeutico.

Domani in edicola su Tiburno parlano l’amministratore di Acque Albule Bartolomeo Terranova e il sindaco di Tivoli nel 1984 Mariano De Propris. Grande assente l’amministrazione di Giuseppe Proietti, proprietaria al 60% delle Terme.

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