2020 annus horribilis ma non per tutti

La pandemia ha impoverito nel complesso, ma alcuni ‘Paperoni’ sono diventati ancora più ricchi ma poco propensi alla beneficienza

Annus horribilis, si sa, il 2020, per il portafoglio di tutti, ma alcuni ‘Paperoni’ hanno visto aumentare il proprio patrimonio. Lo evidenzia l’indice di Bloomberg parlando delle cinquecento persone più ricche del mondo, ovvero lo 0,001% della popolazione: le loro risorse sono aumentate di un totale di 1.770 miliardi di dollari negli ultimi dodici mesi, in pratica il 31% in più rispetto all’anno precedente.

In cima alla lista c’è Jeff Bezos di Amazon: per via del boom del commercio online, la sua cassaforte si è riempita di oltre il 69%, con 78,9 miliardi di dollari in più rispetto allo scorso anno, raggiungendo i 193 miliardi di dollari. Lo segue Elon Musk, fondatore e direttore generale di SpaceX e Tesla, le cui sostanze sono lievitate del 482%: il suo patrimonio è di 170 miliardi di dollari. Ha scalzato dalla seconda posizione Bill Gates, l’inventore di Microsoft, che ha tirato su ‘poca’ roba (si fa per dire), raggiungendo appena 132 miliardi di dollari.

Questi ricconi sono noti anche per le loro attività benefiche che però, nonostante il successo finanziario in questo anno, hanno diminuito. Lo sostiene l’ultima classifica del Chronicicle of philantropy, notando che per il 2020 le donazioni sono state 2,6 miliardi di dollari, la cifra più bassa dal 2011. Super-ricconi, sì, ma attenti più che mai a far quadrare i loro conti strepitosi, anche se spesso la beneficienza serve a celare i profitti accumulati dall’evasione fiscale

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