Il passaporto sanitario europeo sarà operativo entro giugno: ad annunciarlo il commissario europeo al mercato interno e capo della task force sui vaccini Thierry Breton. Un quasi ritorno alla vita “normale”, con la possibilità di poter ricominciare a viaggiare in sicurezza in giro per il vecchio continente, anche perché per l’Unione Europea, a luglio, grazie ai vaccini, si prevede il raggiungimento dell’immunità di gregge per i cittadini europei. Quindi segnalerà chi ha deciso di vaccinarsi. Il provvedimento sarà votato in Parlamento europeo nella seduta del 26 aprile.
Il passaporto, disponibile a suo tempo sul sito dei ministeri della Sanità di ogni paese europeo, non sarà obbligatorio, ma semplicemente “consigliato”, in particolare per ragioni di privacy: chi non vorrà averlo, quindi, non vedrà velocizzati i controlli alle frontiere negli aeroporti, sui treni, nelle autostrade e sui traghetti. Il documento potrà anche servire per entrare in luoghi pubblici o per partecipare a eventi o manifestazioni vari. Chi non farà, rischia di rimanere tagliato fuori da tutto.
Versione cartacea o digitale, il passaporto sarà dotato di un codice QR grazie al quale saranno controllati dagli addetti le informazioni del possessore, non solo quelle anagrafiche ma pure il tipo di vaccino che è stato somministrato, se si hanno anticorpi o meno, se si è stati portatori della malattia.
Anche gli Usa stanno pensando a una sorta di passaporto vaccinale, operativo entro il 4 luglio, mentre il “passaporto verde” è stato già messo a punto in Israele.
L’obiettivo del passaporto è quello di far ritornare i turisti stranieri in Italia, un mercato che secondo Coldiretti su dati della Banca d’Italia, ha creato un buco di circa 27 miliardi di euro.
Intanto però il turismo nazionale rimane al palo, con un italiano su tre che aveva prenotato in agriturismi, alberghi, ristoranti per le festività, giorni di zona rossa.