Una “G” in meno, una gaffe in più
Nel momento dello svelamento della targa di marmo, ci si è accorti che uno dei due nomi di battesimo di Ciampi era stato scritto male: una “g” in meno, Azelio invece di Azeglio.
La targa è stata prontamente coperta con un drappo giallorosso, i colori della capitale ma la figuraccia è stata fatta difronte al capo dello Stato Mattarella e ai presidenti di Camera e Senato Casellati e Fico.
Il cerimoniale del Campidoglio ha addotto come motivo il fatto che la targa si fosse “pesantemente scheggiata” nel corso del montaggio.
Pietosa bugia, visto che la trasparenza della copertura ha consentito di leggere chiaramente la scritta sul marmo e messo in evidenza l’errore di chi ha materialmente inciso la targa e di chi avrebbe dovuto controllarne l’esattezza.