“Ardea: cronaca di una tragedia annunciata”

Il Sindacato Autonomo di Vigilanza Privata denuncia il brutto fatto, ricordando che la sparatoria di Guidonia del 4 novembre 2007 nulla ha insegnato

La denuncia del Sindacato Autonomo di Vigilanza Privata

Il gravissimo episodio avvenuto ad Ardea, nel corso del quale sono rimasti uccisi un anziano e due bambini, è l’ennesimo di una serie di altrettanto sanguinosi fatti a seguito dei quali lo stato non ha assunto iniziative preventive di alcun genere.

Il Ministero dell’Interno deve intervenire urgentemente per garantire, con sistemi automatizzati e interconnessi il controllo effettivo e il monitoraggio dei detentori delle armi.

È scandaloso, che dopo la morte dell’ex guardia giurata nessuno si sia preoccupato di ritirare armi e munizioni agli eredi, soprattutto dovendosi conoscere le condizioni in cui versava il giovane.

Manca un sistema informatizzato di controllo, che pure era stato promesso e per il quale erano stati spesi ingenti fondi pubblici.

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Ma gli stessi accertamenti medici, con intervalli estremamente estesi, sono svolti secondo procedure risibili, prive di qualsiasi affidabilità e rimessi ad un circuito medico che, forse più orientato al profitto economico che all’accuratezza, non è in alcun modo controllato.

Inoltre, sempre per favorire l’industria armiera, è consentito il possesso di un numero illimitato di armi lunghe e delle loro munizioni.

La sparatoria di Guidonia del 4 novembre 2007, nulla ha insegnato, lasciando che persone che patiscono un disagio psichico siano lasciate senza controllo, fino al punto di mettere in pericolo l’altrui vita e rovinare quella propria e delle incolpevoli famiglie.

 

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