Centri anziani, si riparte dal primo luglio
Sono circa 150 e, dal prossimo mese, accoglieranno di nuovo 65 mila iscritti. Queste realtà, come d’altra parte tutti gli altri luoghi di aggregazione, erano state chiuse all’inizio dello scorso anno con lo scoppio della pandemia.
Certo tutte le attività ricreative dovranno essere svolte rispettando i limiti imposti dal Covid. Quindi occhio alle raccomandazioni alle quali la circolazione del virus ci ha abituati da tempo.
Prima fra tutte quella di rimanere all’aria aperta, per quanto possibile, e di rispettare le distanze di sicurezza.
È richiesta la regolare pulizia e disinfezione degli ambienti, facendo particolare attenzione agli spazi comuni. Sono permesse le attività motorie, ludiche e corsi di formazione.
Sedersi per le classiche partite di scopone o di burraco sarà consentito prevedendo tuttavia l’utilizzo della mascherina, l’igienizzazione frequente delle mani, il rispetto di un distanziamento di almeno un metro sia tra giocatori dello stesso tavolo sia tra tavoli adiacenti.
Sono oltre 700 mila gli anziani pronti rincontrarsi nei centri diurni in Italia per la ripresa delle attività quotidiane interrotte dall’emergenza Covid. Ma la riapertura dei circoli socio ricreativi deve fare i conti anche con la perdita di migliaia di posti di lavoro per tutti le persone impegnate nei servizi, dagli insegnanti delle attività motorie agli addetti alle pulizie e alla manutenzione.