“La Malika che cercate non sono io”

Questione di omonimia

Precisazioni

È solo una questione di omonimia perché in effetti le storie di queste due donne sono completamente diverse. Una è Malika Ayane e non ha bisogno di presentazione, l’altra è Malika Chalhy la cui vicenda è finita sui giornali perché cacciata di casa dopo aver rivelato ai genitori di essere lesbica.

La nota musicista è dovuta intervenire facendo alcune precisazioni: “Cari #fulminidiguerra che mi intasate la mail e i social con insulti o espressioni di solidarietà, ho una notizia per voi: la Malika che cercate non sono io. Incredibile che nel 2021 ci siano più donne con lo stesso nome, eh? Che poi, se volete mandare messaggi d’amore siete i benvenuti -se d’odio un po’ meno ma avrete le vostre ragioni- purché siano per me stessa medesima”.

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Perché tutta questa spiegazione? Forse perché i leoni e le leonesse da tastiera si sono confusi e colpito la persona sbagliata.

Nel loro mirino  doveva esserci la Malika toscana, al centro di roventi polemiche sui social per il lancio di una raccolta fondi e per aver invece speso i soldi ricevuti per acquistare una Mercedes e altri beni non di prima necessità.

 

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