Carlo Verdone elogia Guidonia

Il 4 agosto il Cine Village di Roma Talenti ha reso un omaggio a Carlo Verdone attore, regista e scrittore. Intervistato dal giornalista Franco Montini, presidente del SNCCI (Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani), l’ospite si è soffermato sul suo romanzo autobiografico La carezza della memoria (Bompiani, 2021), lanciato ormai verso le 50.000 copie. Ha accennato alle diverse storie contenute nel libro, come quella poetica di Maria F., soffermandosi anche su come sia cambiata Roma. “Negli anni Settanta non c’era la delinquenza di oggi. Ci poteva esser lo scippo con i motorini, ma non di ammazzavano per un orologio. C’era la banda del buco che tentava l’assalto alla agenzia di una banca di periferia. Ora entrano nelle ville per rubarti qualcosa di poco valore e puoi perdere la vita. Alcuni si drogavano ma oggi la droga è davvero invasiva. Siano peggiorati” Passando alla crisi del cinema per via della pandemia, e rispondendo alla domanda di una spettatrice, circa la decisone di uscire con il suo ultimo film, Si vive una volta sola (2021) in piattaforma e non in sala, ha detto “purtroppo abbiamo atteso, io e il produttore, che riaprissero le sale, ma visto che ciò non avveniva siamo stati costretti da affidarlo al circuito digitale altrimenti il film sarebbe diventato vecchio”. Carlo Verdone ha ribadito che “sono per il cinema su grande schermo, e la prova è che voi qui, questa sera, al CineVillagedi Talenti, siete tantissimi (almeno 500 persone nell’arena, n.d.r.). La sede naturale del cinema è la sala” (grande applauso) Poi ha aggiunto “Ben vengano le arene estive. Due settimane fa a Guidonia, sono stato nel Liceo dal professor Eusebio Ciccotti, un autentico operatore culturale, che ha aperto una arena in un cortile scolastico. Bisogna continuare così, il cinema su grande schermo non deve morire”.

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