Oggi diversi film e serie tv trattano tematiche omosessuali, ma il quindici novembre del 1960 il Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi si rifiuta di ricevere il regista Luchino Visconti, gli attori Rina Morelli, Paolo Stoppa e Umberto Orsini. Il regista insieme con i tre attori si rivolge al Capo dello Stato per protestare contro la censura e contro il divieto di rappresentazione dell’opera. E’ il procuratore della Repubblica di Milano a vietare l’opera e nel nostro Paese scoppia la polemica. La tragedia popolare di Giovanni Testori, scritta nel 1960 è andata in scena dopo una prima presentazione a Modena il 12 novembre e, poi, al Teatro Eliseo di Roma il 22 dicembre 1960, con un testo sottoposto ad una settantina di sforbiciate al termine di una dura battaglia con la censura governativa che l’aveva giudicato osceno.
La Trama
Periferia di Milano, fine anni Cinquanta. La non più giovanissima camiciaia Arialda Repossi vive in una modesta casa con la madre vedova e il bellissimo fratello Eros, coinvolto in un giro di prostituzione maschile e tormentato dall’intera comunità per il suo amore omosessuale nei confronti di Lino.
FGI