Un tempo non molto lontano, in assenza di lavatrice, le donne tiburtine e non solo erano costrette a lavare i panni utilizzando l’acqua ghiacciata dei corsi d’acqua. Dalla parte opposta a quella dove sorge l’edicola di San Giacinto si trovava una grande vasca destinata a lavatoio pubblico e l’uso era permesso solo in giorni stabiliti della settimana. L’acqua abbondante che giungeva dal torrente Casacotta offriva a molte donne la possibilità di lavare contemporaneamente i panni. Alcune tiburtine scendevano attraverso una scala della soprastante area dove ora sorge Piazza Rivarola. (Nella foto in nostro possesso uno dei lavatoi più frequentati dalle donne di Tivoli: quello presso il Ponte San Rocco nel XVIII secolo). Nell’antica Tibur, i lavatoi più noti si trovano tra la mensa ponderaria e la Cattedrale di San Lorenzo.
FGI