“Il teatro è un luogo sicuro!”

Il clima di paura dovuto ad Omicron mette in crisi le attività dove si fa cultura

“Si va al ristorante, si va in palestra, si fanno le file per fare il tampone ed entrare in farmacia … Vedere uno spettacolo è più sicuro: si entra solo col green pass, luogo igienizzato, mascherine per tutta la durata dello spettacolo” … La battaglia di Anna Greggi, direttrice del teatro Imperiale, non si ferma davanti a questa fase difficile. A capodanno ha dovuto disdire le prenotazioni, prenotare e disdire è il comportamento tipico di questi ultimi giorni in cui anche il pubblico più affezionato si fa convincere dalla paura generalizzata.

Anna Greggi in questa battaglia è aiutata assai poco dalle istituzioni. “Dal Comune riceve 24mila euro, dalla Regione un contributo di 36 mila euro che serve solo a rimborsare per gli spettacoli non effettuati. Sono cifre che vengono versate una volta l’anno! Non si immagina quanti e quali sono i costi di un teatro! Dall’assicurazione, le pulizie, il personale, se non hai degli ottimi incassi per ogni spettacolo non vai avanti”.

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La situazione è particolarmente sentita per i teatri medi. “I teatri piccoli se la cavano con pochi ingressi e hanno una gestione molto snella. Quelli grandi possono contare su nomi importanti da inserire nei programmi del cartellone. Quelli più in difficoltà sono i teatri medi come i nostri”.

Ma il problema è che le defezioni non arrivano solo dal pubblico impaurito, a volte anche dai protagonisti dello spettacolo. “Ci sono stati episodi come il concerto con la banda dei carabinieri dove è stata sufficiente una corista positiva per mettere tutti in quarantena. Conseguenza: lo spettacolo non si è potuto tenere”.

Eppure il teatro Imperiale ha riscosso tanto successo anche recentemente. Il 2 dicembre con i Gemelli di Guidonia la città ha risposto bene. “Sono serate molto incoraggianti. Certo però non ci hanno aiutato le misure che sono state prese dal 10 gennaio. Abbiamo ancora nove spettacoli e contiamo su una vasta platea di abbonati, ma difficile conservare le date se ci sono tante defezioni. Precedentemente facevamo il sold out che è l’unica maniera per tenere in piedi un teatro come questo. Ma nel quarto spettacolo in programma abbiamo avuto ottanta defezioni perché in quarantena”.

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Ma Anna Greggi ha in serbo una chicca che dal 5 giugno farà il pieno. All’Imperiale viene rappresentato in una versione femminile il capolavoro di Neil Simon, La Strana Coppia. “Uno spettacolo già molto esilarante nell’originale. Con questa versione al femminile che fu interpretata da Franca Rame, Monica Vitti e Rossella Falk, avremo un grande spettacolo assicurato”. E noi lo vogliamo vedere! 

 

 

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