I vantaggi per la comunità sarebbero molteplici. L’abbattimento delle spese di smaltimento e indirettamente della tassa dei rifiuti. La diminuzione dell’impatto ambientale e la possibilità di utilizzare il Compost, un terriccio con alto potere fertilizzante in un territorio a vocazione prettamente agricola. Infine, decine di posti di lavoro per la gestione del processo di trasformazione.
Con queste motivazioni mercoledì 9 febbraio la giunta del Comune di Moricone con la delibera numero 7 ha approvato lo studio di fattibilità di un impianto intercomunale per il trattamento aerobico e la trasformazione dell’organico redatto dalla “ConfServizi Lazio”, Associazione regionale delle Imprese e degli Enti che gestiscono servizi pubblici locali.
L’obiettivo è candidare il progetto al bando del Ministero della Transizione Ecologica (Mite) per ottenere un finanziamento di 2 milioni 673.812,66 necessari alla sua realizzazione.
Il nuovo sito di rifiuti sorgerà in un terreno di circa 3500 metri quadrati localizzato dall’Amministrazione in località “Le Prata”, il cui acquisto è in corso il perfezionamento, e che verrà utilizzato in parte come area di compostaggio per una superficie di circa 1700 metri quadri a ridosso dell’impianto di depurazione e del centro di stoccaggio dei rifiuti già presente dal 2016, anno in cui fu avviato il primo progetto di raccolta intercomunale dei rifiuti differenziati porta a porta per Moricone, Monteflavio, Montorio Romano e Nerola.
L’impianto di trasformazione dell’organico in compost sarà a servizio dei comuni di Moricone, Monteflavio e Montorio Romano, la cui produzione annua si aggira sulle 620 tonnellate/annue circa.