Quelle presenti in magazzino non sarebbero idonee. E pensare che a fornirle è stata la Protezione Civile.
Un paradosso tutto italiano che si consuma presso la Asl Roma 5 di Tivoli, costretta ad aprire i cordoni della borsa per acquistare anche con una certa urgenza le mascherine chirurgiche per proteggere il personale dal rischio contagio da Covid-19.
E’ quanto emerge dalla delibera numero 1279 – CLICCA E SCARICA LA DELIBERA - firmata ieri, giovedì 14 luglio, dal Direttore Generale dell’Azienda sanitaria locale di Tivoli Giorgio Giulio Santonocito. Con l’atto viene aggiudicata la fornitura di 755 mila mascherine FFP2, FFP3 e di 10 mila visiere alla ditta “Tau Medica Srl” di Terni per un importo complessivo di 60 mila 427 euro e 50 centesimi iva compresa.
A richiedere i dispositivi il 10 giugno scorso era stato il Direttore del Reparto Farmacia Ospedaliera, sottolineando che che nel magazzino della Asl è rimasta una giacenza di appena 20 mila mascherine chirurgiche.
A rendere urgente l’acquisto è un altro aspetto.
Lo stesso Direttore del Reparto Farmacia Ospedaliera ha infatti segnalato che non può essere utilizzata neppure la scorta presente nel deposito della “Traser Srl”, una ditta di Roma che gestisce per conto della Asl il servizio di Logistica sanitaria centralizzata e di trasporto e consegna di sangue, tamponi e vaccini. Si tratta di una scorta di mascherine di una grossa fornitura della Protezione civili risultate non idonee.
Per gli appassionati dei dettagli, la “Tau Medica Srl” di Terni fornirà alla Asl di Tivoli 500 mila mascherine chirurgiche monouso a tre strati, 200 mila facciali filtranti FFP2, 50 mila facciali filtranti FFP3 senza valvola e 5 mila facciali filtranti FFP3 con valvola di protezione esterna, oltre a 10 mila visiere.