GUIDONIA – Lei lo lascia, lui la prende a pugni in faccia: condannato

Condannato a 37 mesi per lesioni, assolto dall’accusa di maltrattamenti in famiglia: non sopportava la separazione

Da quando lei lo aveva messo fuori casa per tenerlo lontano da sé e dai loro due bambini, lui non è più riuscito a darsi pace.  Minacce, offese, un clima di terrore talmente insostenibile che l’ex lo aveva denunciato due volte.

Ora per un 41enne italiano residente a Guidonia Montecelio è arrivato il conto da pagare con la giustizia.

Ieri, mercoledì 9 novembre, l’uomo è stato condannato per lesioni dal Tribunale di Tivoli a tre anni e un mese di reclusione oltre all’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e al pagamento delle spese processuali.

Il Collegio presieduto da Nicola Di Grazia – a latere i giudici Sergio Umbriano e Francesca Fabbrini – hanno tuttavia assolto il 41enne dall’accusa di maltrattamenti in famiglia ipotizzata dalla Procura di Tivoli perché il fatto non sussiste.

LEGGI ANCHE  GUIDONIA - Urbanistica, niente case tra la stazione e il Centro commerciale

All’esito del dibattimento l’uomo è stato ritenuto responsabile dell’aggressione avvenuta il 28 dicembre 2019 a Villalba, quartiere del Comune di Guidonia Montecelio. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, quel giorno il 41enne affrontò l’ex compagna sotto la sua abitazione colpendola con un pugno al volto che la costrinse a ricorrere alle cure del pronto soccorso: i sanitari medicarono la 43enne italiana e la dimisero con una prognosi di dieci giorni per trauma cranico, trauma facciale e stato d’ansia.

Stando alla ricostruzione della Procura durante l’aggressione l’imputato urlò contro la madre dei suoi figli: “Con chi sei andata? Voglio la verità. Ammazzo te e lui”.

La donna denunciò l’ex compagno, già querelato in precedenza in altre due circostanze, in una delle quali l’uomo fu anche arrestato, raccontando ai carabinieri di aver subito maltrattamenti fin dal 2015.

LEGGI ANCHE  TIVOLI - Malore alla guida, l'auto finisce contro il muro

Maltrattamenti che secondo il Tribunale non ci sono stati.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.