GUIDONIA – Lavori non pagati, ditta sul lastrico: Comune condannato a risarcire i danni

Amministrazione castigata: 20 mila euro per aver fatto perdere alla società la linea di credito con la banca

Per farsi pagare i lavori è stata costretta a rivolgersi al giudice e ad indebitarsi con la banca a tal punto che il titolare è stato segnalato come cattivo pagatore.

Anni di attesa e il rischio di finire sul lastrico.

Un caso non isolato per il Comune di Guidonia Montecelio che negli ultimi sei anni è balzato alle cronache per i mancati o ritardati pagamenti di ditte appaltatrici di lavori pubblici. Stavolta, però, è finita male per l’Ente riconosciuto responsabile di aver causato un danno all’impresa.

E’ quanto emerge dalla sentenza numero 1620CLICCA E LEGGI LA SENTENZA– pubblicata giovedì 16 febbraio dal Consiglio di Stato.

I giudici amministrativi di secondo grado hanno infatti condannato l’amministrazione comunale a risarcire un danno pari a 20 mila euro alla “Elettredil Srl” di Sora, una ditta specializzata nell’installazione di impianti elettrici che nel 2014 aveva ottenuto un appalto e che nel 2017 era ancora creditrice di fatture per 57.290 euro.

Così il 14 maggio 2018 ottenne un decreto ingiuntivo dal Tribunale di Tivoli e – dopo diversi solleciti – il 17 dicembre 2018 l’allora amministrazione guidata dal sindaco Michel Barbet si decise a versare 57.214 euro e 38 centesimi, omettendo tuttavia la liquidazione della sorte residua, oltre agli interessi e alle spese legali.

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Per questo la “Elettredil Srl” si era rivolta al Tar del Lazio richiedendo il pagamento di ulteriori 28.615,53 e la condanna del Comune al risarcimento di 20 mila euro per il danno derivante dal ritardato pagamento.

Ma il Tribunale amministrativo regionale per il Lazio con la sentenza numero 3463/2022 aveva rigettato le richieste della ditta che si è appellata al Consiglio di Stato.

Giovedì scorso i giudici di secondo grado hanno negato alla “Elettredil Srl” l’ulteriore somma richiesta, riconoscendo invece il diritto al risarcimento danni, contrariamente a quanto ritenuto dal Tar.

Il danno consiste nel pregiudizio arrecato alla credibilità finanziaria della società.

I mancati pagamenti da parte del Comune avevano infatti causato l’esposizione debitoria della “Elettredil Srl” verso l’istituto bancario presso il quale disponeva di una linea di credito, con la conseguente revoca dell’affidamento e la segnalazione del suo rappresentante legale, garante del rapporto creditizio, presso la Centrale rischi.

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Il rapporto critico con la banca era durato a lungo, tant’è che a novembre 2020 la ditta si era vista negare un prestito di appena 5 mila euro.

A parere del Consiglio di Stato dagli atti di causa emerge la sussistenza del nesso di causalità, negato dal Tar, tra il tardivo e parziale pagamento del Comune e la grave situazione debitoria della società, che ha determinato la richiesta di rientro del fido bancario e la segnalazione del legale rappresentante, quale garante, alla Centrale rischi, minando in tal modo la credibilità finanziaria della “Elettredil Srl”.

A convincere i giudici sulla colpa del Comune di Guidonia Montecelio sono stati due elementi.

Da una parte, i numerosi solleciti di pagamento inviati dalla ditta all’Ente, anche dopo il decreto ingiuntivo, esponendo lo stato di sofferenza finanziaria causato dal ritardo nell’adempimento.

Dall’altra parte, la mancata giustificazione del ritardato pagamento da parte del Comune, come se fosse normale far attendere un creditore per anni.

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