GUIDONIA - Raid alla “Pista d’Oro, niente processo per i rapinatori rom: sono irreperibili

In sei armati di mazze pestarono una famiglia con bambini. Gli autori risiedevano nel deposito Ama

Insieme a tre connazionali massacrarono a bastonate una famiglia per derubarla di oggetti preziosi, tuttavia non possono essere giudicati.

Così lunedì 5 giugno il Tribunale di Tivoli ha emesso una sentenza di non luogo a procedere per mancata conoscenza del procedimento penale da parte degli imputati Sorin Varga e Adrian Calin Covaciu, due romeni senza fissa dimora di 36 e 24 anni.

I due uomini erano accusati di rapina e lesioni personali aggravate ai danni di due coppie romene con minori che abitavano all’interno della “Pista d’Oro”, l’ex kartodromo al chilometro 20 della via Tiburtina, a Castel Arcione, quartiere del Comune di Guidonia Montecelio.

Il Collegio presieduto da Nicola Di Grazia – a latere i giudici Giovanni Petroni e Camilla Amedoro – ha accolto la richiesta della Procura di Tivoli basata sull’ex articolo 420 Quater del codice di procedura penale che prevede una sentenza di non luogo a procedere in caso di irreperibilità, oltre alla sospensione del corso della prescrizione sino al momento in cui l’imputato sarà rintracciato, in ogni caso entro un termine non superiore al doppio dei termini di prescrizione di cui all’articolo 157.

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Secondo la ricostruzione dei Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme, il reato fu commesso alle ore 12 del 7 giugno 2019 nell’ex kartodromo, dove abitavano il 34enne romeno Calin A., la 29enne Vandana S., il 57enne Ion A. e la 52enne Georgeta S. coi relativi figli minori.

Sorin Varga e Adrian Calin Covaciu fecero irruzione nella “Pista d’Oro armati di bastoni insieme a Gigel M., Iuliu Sebastian L. e Kalin K.

A suon di botte il commando portò via 4 orologi da uomo, un paio di occhiali, un braccialetto, una catenina, dieci fermagli per capelli e un orecchino strappato dal lobo di Vandana S. per mano di Gigel T.

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Arraffata la refurtiva, la banda fuggì a piedi verso la fermata Cotral di via Tiburtina, inseguiti dai malmenati che urlavano chiedendo aiuto. Alcuni passanti allertarono il 112 e i Carabinieri riuscirono ad arrestare i 5 responsabili del pestaggio.

Una volta scarcerati, Sorin Varga e Adrian Calin Covaciu hanno fatto perdere le loro tracce rendendosi irreperibili. Tra gli indirizzi forniti come residenza, anche il deposito rifiuti di Ama Spa di viale Palmiro Togliatti a Roma.

Fatto sta che all’apertura del dibattimento agli imputati non furono notificati gli atti del processo ed è andata avanti così per altri 3 anni con l’ordine semestrale di ricerche da parte del Tribunale.

I giudici hanno disposto la prosecuzione delle ricerche fino al 28 settembre del 2040, superata quella data il reato sarà prescritto.

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