GUIDONIA – Presepe vivente in oratorio, i Re Magi portano dolci per tutti i bambini

Domani si accende la magia nel Villaggio di Betlemme ricostruito all'Albuccione

Al posto di oro, incenso e mirra porteranno dolci di tutti i tipi per i più piccoli.

Il Villaggio di Betlemme ricostruito nell’oratorio della parrocchia Nostra Signora di Lourdes all’Albuccione

Così domani, sabato 6 gennaio, i Re Magi si presenteranno alla quarta edizione del Presepe vivente organizzato nel cortile della parrocchia di Nostra Signora di Lourdes all’Albuccione, il quartiere di Guidonia Montecelio più abbandonato dalle istituzioni e sede del più grande campo rom abusivo della provincia di Roma (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

L’interno del Villaggio di Betlemme all’Albuccione

L’arrivo dei Magi è previsto per le ore 16, ma già alle ore 15 sarà aperto ai visitatori il villaggio di Betlemme allestito da un gruppo di uomini di buona volontà coordinati da don Daniele Masciadri.

L’inaugurazione dello scorso 26 dicembre ha già fatto registrare una massiccia affluenza di fedeli e curiosi, che nelle locande del Villaggio ricostruito potranno degustare bevande caldepizzacrepesvin brule e tanto altro.

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A Natale 2019 la prima edizione del Villaggio di Betlemme fece il pieno di visitatori e aggregò la comunità.

Don Daniele Masciadri, sacerdote dal 30 marzo 2019 e da allora vice del parroco Sebastiano Mazzara, propose l’idea e mise insieme una squadra di volontari che per la prima volta realizzarono il villaggio di Betlemme nel cortile della parrocchia di Nostra Signora di Lourdes.

Per riuscire in quella che per una borgata come l’Albuccione è una vera e propria impresa il prete potè contare sulla Comunità Neocatecumenale della parrocchia di Setteville, dove don Daniele alloggiava e che frequentava fin da giovanissimo.

Così il grafico pubblicitario Pietro Simonetti disegnò le scenografie, mentre dell’impianto luci si occupò l’elettricista Marco Pomponi.

Il resto fu opera dei parrocchiani dell’Albuccione. A cominciare dal falegname Luigi Basile, un vero e proprio artista che ricostruì pezzo per pezzo il villaggio col legname fornito dall’azienda di Antonino Calabria con sede nella borgata.

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In meno di due settimane Basile creò le botteghe adibite a stand durante la manifestazione, il recinto per il bestiame, la grotta della Natività, supportato dall’allora giovane studente Matteo Calderali, dal padre poliziotto Alessio Calderali, dai pensionati Giuseppe Trabucco e Domenico “Mimmo” Masciadri, papà del viceparroco dell’Albuccione.

A dar vita al Villaggio, catechisti, membri del Cammino Neocatecumenale e della Confraternita della Madonna di Lourdesragazzi del Post Cresima, ciascuno dei quali realizzò personalmente il costume da indossare al Presepe vivente, tutti impegnati nella vendita di prodotti presso gli stand, il cui ricavato fu destinato alla stessa parrocchia: una comunità unita nel segno della Fede e della condivisione.

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