TIVOLI – Nuovo Ospedale Tiburtino, qual è il “Piano B” del Presidente della Regione?

Il Pd di Guidonia chiede al sindaco Mauro Lombardo di vigilare sul caso e attivarsi affinché il Policlinico si realizzi in zona

Perché il “Nuovo Ospedale Tiburtino” non può più essere realizzato a Cesurni?

E’ il quesito che da giorni si pongono i cittadini di Tivoli e di Guidonia Montecelio all’indomani delle dichiarazioni rese dal Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca in una nota di risposta agli attacchi da parte dei vertici del sindacato FP CGIL attraverso il quotidiano on line della Città del Nordest Tiburno.Tv (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

A rilanciare il quesito sono i consiglieri comunali del Partito Democratico di Guidonia Montecelio Mario Lomuscio, Rosa Nuzzo, Emanuele Di Silvio e Simone Guglielmo in una mozione presentata oggi, giovedì 7 marzo, al Presidente dell’Assise Erik d’Alisa.

Nel documento i consiglieri dem citano le dichiarazioni del Governatore pubblicate lunedì 4 marzo dal quotidiano Tiburno.Tv (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Secondo il Presidente della Regione Lazio, il “Nuovo Ospedale Tiburtino” si farà, ma non in Strada Cesurni su un’area di circa 9 ettari dell’ex Pio Istituto Santo Spirito, di proprietà della Azienda Sanitaria Locale Roma 5 di Tivoli.

“Purtroppo il progetto che noi abbiamo ereditato su quel terreno presenta delle criticità che noi dobbiamo affrontare in conferenza dei servizi, ma abbiamo già approntato un piano B su un altro terreno”, il commento laconico del Presidente Francesco Rocca.

LEGGI ANCHE  TIVOLI - Trasporti, arriva il bus Cotral in prova per tre mesi

Nello stesso articolo di lunedì 4 marzo il quotidiano Tiburno.Tv ha pubblicato anche ampli stralci dello Studio di Fattibilità tecnica firmato dall’ingegner Ferdinando Ferone di Valmontone, chiarendo che l’area scelta rientra nella zona perimetrata come a rischio sink-hole. Ossia un fenomeno di sprofondamento del terreno che i nati o residenti tra Bagni di Tivoli e a Villalba di Guidonia conoscono bene.

“Allo stato attuale – si legge nello Studio di Fattibilità – per quello che concerne gli aspetti geomorfologici e idrogeologici generali non sono evidenziabili criticità degne di nota.

Ad ogni modo si evidenzia la presenza di acqua libera mineralizzata a profondità prossime a circa 5-7 metri dall’attuale piano di campagna”.

Se non ci sono rischi, perché parlare di criticità e annunciare la realizzazione del nuovo Policlinico altrove?

E quali sarebbero le annunciate criticità?

Ma soprattutto quale sarebbe il “Piano B”?

Un’area esterna alla zona a rischio sink-hole, ma sempre facente parte dei circa 450 ettari del patrimonio ex Pio Istituto Santo Spirito compreso tra Tivoli Terme e Setteville di Guidonia?

LEGGI ANCHE  GUIDONIA - Spaccio e siringhe al parco pubblico, il Comune chiede più controlli alle forze dell'ordine

E se invece il Presidente Francesco Rocca per “altrove” non intendesse un terreno di proprietà privata da acquistare coi soldi pubblici?

Chissà.

Per questo nella mozione i consiglieri del Pd Lomuscio, Nuzzo, Di Silvio e Guglielmo chiedono al sindaco Mauro Lombardo di verificare innanzitutto i motivi per cui l’area scelta non sia ritenuta idonea e di riferire in consiglio comunale.

Inoltre nel documento vengono sollecitati Sindaco e Giunta a promuovere ogni iniziativa utile e propedeutica alla realizzazione dell’Ospedale Tiburtino nell’area stabilita, oppure a proporre un’area all’interno del comune di Guidonia Montecelio o comunque limitrofa e che possa essere ritenuta idonea e confacente per la realizzazione del nuovo ospedale Tiburtino.

Infine i consiglieri del Pd chiedono di impegnare il Sindaco Mauro Lombardo, anche nella sua qualità di presidente della Conferenza dei Sindaci, “affinché vigili comunque sulla realizzazione del nuovo ospedale tiburtino cosi come previsto e per garantire finalmente ai cittadini di Guidonia Montecelio un ospedale di prossimità, efficiente e moderno”.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.