TIVOLI – Auto incendiate nel parcheggio dello stadio, incastrato un geometra 70enne

Il professionista ai domiciliari col braccialetto: voleva estorcere soldi a una coppia di clienti

Per 4 mesi aveva fatto vivere notti insonni ai residenti, preoccupati per le loro vetture. E per tre volte era riuscito ad appiccare le fiamme distruggendo 15 auto.

Ora potrebbe avere un volto l’ombra del piromane del parcheggio di Piazzale Gran Torino, nei pressi dello Stadio comunale Ripoli, nel quartiere Empolitano di Tivoli.

I Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Tivoli hanno eseguito un’ordinanza emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Tivoli, Raffaele Morelli, che dispone la misura cautelare degli arresti domiciliari per un geometra 70enne italiano, accusato di tentata estorsione e incendio.

Secondo un comunicato stampa dell’Arma, nel corso delle indagini sarebbero stati raccolti gravi indizi di colpevolezza a carico del professionista come autore degli incendi accesi all’alba del primo febbraio scorso, del 9 febbraio e nella notte tra giovedì 16 e venerdì 17 maggio.

Attraverso l’analisi di numerosi filmati di videosorveglianza acquisiti nel corso delle indagini, gli investigatori sarebbero riusciti a individuare il geometra all’interno del parcheggio tutte e tre le notti degli incendi.

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Interrogando i residenti e i danneggiati, i militari dell’Arma hanno poi accertato il movente.

In particolare, a indicare la pista giusta è stata una coppia che nei roghi notturni ha visto distruggere dalle fiamme ben due auto di proprietà.

I coniugi hanno infatti riferito che lo scorso anno il geometra si era occupato di curare una pratica relativa a una sanatoria edilizia per il loro appartamento ubicato nelle vicinanze del parcheggio di piazzale Gran Torino.

Ma durante l’esecuzione dei lavori erano sorti alcuni dissidi col geometra per cui la coppia aveva deciso di interrompere il rapporto professionale dopo aver comunque saldato l’importo dovuto.

Tuttavia, il professionista ha continuato a pretendere ulteriori pagamenti, raddoppiando la somma rispetto a quanto pattuito inizialmente.

Secondo l’ipotesi investigativa, per sollecitare il pagamento il 70enne si sarebbe recato tre volte nel parcheggio dove si trovavano le auto della coppia per incendiarle, coinvolgendo anche altre vetture e innescando roghi di grandi dimensioni.

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Così nell’incendio del primo febbraio scorso, le fiamme innescate su un’automobile avvolsero e divorarono anche altre due vetture parcheggiate accanto (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Nel secondo rogo del 9 febbraio altre due auto furono ridotte a carcasse carbonizzate (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Ma in quell’occasione, il 70enne avrebbe erroneamente incendiato l’auto di un’altra persona, scambiandola per quella della coppia.

Per questo era tornato la terza volta distruggendo sei auto e danneggiandone 4 (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

I carabinieri hanno accertato che dopo ogni incendio, il geometra inviava mail di sollecito di pagamento contenenti minacce velate, confermando l’intento di estorcere denaro alla coppia.

Considerata la pericolosità del soggetto, il concreto rischio per l’incolumità pubblica e per la coppia vittima di estorsione, la Procura della Repubblica di Tivoli ha richiesto e ottenuto dal gip l’emissione dell’ordinanza che dispone la custodia cautelare agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico per il 70enne.

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