VICOVARO – A Carnevale vietato vendere bottiglie e lattine

Per le sfilate domenicali scatta il piano sicurezza per evitare le risse

A Vicovaro scatta il piano sicurezza in vista delle sfilate di Carnevale.

Per questo domenica 23 febbraio e domenica 2 marzo, dalle ore 12 alle ore 24, sarà vietato vendere bevande in contenitori di vetro e materiale metallico sia da parte dei pubblici esercizi sia a mezzo distributori automatici e/o esercizi ambulanti.

Lo stabilisce l’ordinanza numero 10 – CLICCA E LEGGI L’ORDINANZA - firmata lunedì 17 febbraio dal sindaco Nello Crielesi.

Il provvedimento è stato emesso in previsione di “Gran caciara di Carnevale”, manifestazione itinerante nel centro abitato, con sosta finale in Piazza San Pietro, per la quale è prevista la presenza di numeroso pubblico proveniente da tutti i Comuni della zona.

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Secondo il sindaco, si è manifestato con chiarezza il rischio che la presenza di bottiglie e/o contenitori di vetro e lattine potrebbe costituire elemento di pericolo per la pubblica sicurezza se utilizzati quali strumenti impropri per ledere in risse ovvero quali oggetti contundenti idonei ad offendere e danneggiare.

D’altronde, nel centro abitato ci sono numerosi esercizi pubblici per la somministrazione di alimenti e bevande ed è compito dell’Amministrazione Comunale contrastare situazioni di degrado per evitare l’accadimento di episodi che minacciano la convivenza, la quiete e la sicurezza dei cittadini.

L’ordinanza prevede inoltre il divieto di consumo di bevande in contenitori di vetro o materiale metallico in pubblica via, oltre al divieto di occupare il suolo pubblico con tavoli e sedie per le attività di somministrazione di alimenti e bevande, durante e per tutta la durata della manifestazione.

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Per i commercianti che violeranno l’ordinanza sono previste sanzioni pecuniarie da un minimo 25 euro ad un massimo 500 euro. In presenza di due violazioni, il Comune procederà a ridurre l’orario di apertura al pubblico, in caso di pubblici esercizi, o a disporre la chiusura temporanea dell’attività, in caso di attività commerciali. Inoltre chiunque abbandona rifiuti, non pericolosi e non ingombranti, sul suolo pubblico è soggetto alla sanzione amministrativa da 50 a 500 euro.

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