TIVOLI – I Penalisti donano beni di cancelleria ai minori detenuti a Casal del Marmo

La donazione degli avvocati in concomitanza coi 3 giorni di astensione dai processi contro il "Pacchetto Sicurezza"

Beni di cancelleria donati ai minori detenuti.
E’ il gesto di solidarietà firmato mercoledì mattina 7 maggio dal Direttivo della Camera Penale di Tivoli, in occasione dell’ultimo dei 3 giorni di astensione dalle udienze proclamata dall’Unione delle Camere Penali Italiane per manifestare il dissenso nei confronti del del decreto legge 11 aprile 2025 n. 48, il cosiddetto “Pacchetto Sicurezza” (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
I Penalisti tiburtini si sono recati presso l’Istituto Penale per i Minorenni di Roma “Casal Del Marmo” e hanno incontrato il Direttore Giuseppe Chiodo e il Funzionario della Professionalità Pedagogica Elisabetta Ferrari.
L’incontro – spiega in una nota la Camera Penale di Tivoli – ha consentito di portare beni di cancelleria ai minori ristretti nell’Istituto e gettare le basi per ulteriori collaborazioni.
Dopo la riunione i colleghi si sono recati in Piazza Santi Apostoli per partecipare alla manifestazione nazionale contro il Cd. Decreto sicurezza.
È stata una mattinata faticosa e intensa che ci ha regalato momenti di condivisione e ci ha fornito importanti spunti di riflessione”.

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Vale la pena ricordare che gli Avvocati penalisti del Foro di Tivoli si sono astenuti dalle udienze lunedì 5 maggio, martedì 6 e mercoledì 7 maggio: tre giorni di sciopero per protestare contro una norma che viene definita “punitiva e incostituzionale” ed è contestata sia per motivi di metodo che di merito.

“Dal primo punto di vista – si legge nel comunicato stampa della Camera Penale di Tivoli – occorre per l’ennesima volta rimarcare l’abuso dello strumento della decretazione d’urgenza, riservata dall’art. 77 Cost. ai casi straordinari di necessità ed urgenza, – già tante volte oggetto di rilievi sia da parte del Presidente della Repubblica che della Corte Costituzionale – qui adottato per recepire il contenuto di un disegno di legge governativo, ormai da un anno in discussione dinanzi alla Commissione Giustizia della Camera”.

“Quanto al merito – conclude il Direttivo della Camera Penale di Tivoli – si deve rimarcare la deriva securitaria ed illiberale del provvedimento che prevede l’introduzione di nuove ipotesi di reato, molteplici ed ingiustificati aumenti di pena, l’introduzione di aggravanti prive di alcun fondamento razionale e di nuove ipotesi di ostatività che inevitabilmente non potranno che portare all’aumento della popolazione carceraria, aggravando il già drammatico fenomeno del sovraffollamento carcerario”.

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