“Voglio ringraziare pubblicamente un ragazzo che è intervenuto mentre io ero a terra per proteggere il mio cane e il branco mordeva me e lui.
Quel ragazzo ci ha salvato la vita, senza di lui non so come sarebbe andata a finire”.
Ana Alexandra Habic insieme a Zeus: la 40enne e il cane sono stati azzannati dal branco di randagi
Ana Alexandra Habic è la 40enne romena che ieri mattina, giovedì 22 maggio, è finita all’ospedale per essere stata assalita e azzannata dal branco di randagi che da mesi si aggira indisturbato all’Albuccione, quartiere alla periferia di Guidonia Montecelio (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Il branco di cani randagi che da mesi vagabonda all’Albuccione di Guidonia
Dimessa dal pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni Evangelista” di Tivoli con una prognosi di 7 giorni per le ferite lacero-contuse alle mani e al gluteo destro, la donna è tornata nella casa popolare nel complesso di Edilizia Residenziale Pubblica di proprietà di Roma Capitale in piazza Aldo Moro, dove abita insieme al marito, il 55enne Raffaele Favella, e ai loro i 4 figli di 18, 13, 7 e 6 anni.
Le attenzioni della famiglia in questo momento sono tutte per Zeus, il meticcio che da due anni e mezzo riempie il cuore di ciascuno.
Ancora sotto choc, Ana accarezza Zeus mentre racconta tra le lacrime gli attimi di terrore in balia dei randagi al parco pubblico dell’Albuccione dove da settimane il branco si era stabilito.
“Ieri mattina – inizia Ana Alexandra Habic – verso le 9 ho portato Zeus a fare un passeggiata e i bisogni. Mentre faceva pipì davanti al cancello del parco si è avvicinato un cane bianco che faceva parte del branco e che ha assalito a morsi Zeus.
Spaventato, il mio cane è scappato istintivamente all’interno del parco dove però c’era una decina di randagi”.
Così il piccolo meticcio è divenuto facile preda per il branco e a quel punto è intervenuta la proprietaria.
“Lo mordevano – prosegue il racconto Ana Alexandra Habic – per questo mi sono gettata sull’erba a protezione di Zeus, ho lottato coi cani che azzannavano anche me. Fino all’arrivo del ragazzo che ci ha salvati”.
Si tratterebbe di un giovane sud americano di età compresa tra i 18 e i 20 anni che abita nello stabile antistante il parco pubblico e ha assistito alla scena senza restare inerme.
“E’ intervenuto con un bastone e ha spaventato e allontanato il branco – spiega ancora Ana Alexandra Habic – Per la paura e le ferite non riuscivo ad alzarmi, è stato lui a tendermi una mano e ad accompagnare me e Zeus all’esterno del parco pubblico dove siamo stati soccorsi dai passanti, i quali ci hanno dato da bere e confortato”.
Secondo il racconto della donna, Zeus ha riportato due ferite profonde al collo e all’altezza dell’inguine.
“A distanza di 24 ore la ferita ancora sanguina e lui non riesce a fare i bisogni”, spiega la 40enne preoccupata per quel meticcio entrato in casa in un momento drammatico per la famiglia.
“Un giorno – prosegue Ana Alexandra – la mia figlia maggiore è tornata da scuola raccontandomi che Zeus l’aveva seguita dalla fermata del bus fino a casa e mi ha chiesto di tenerlo.
In quel periodo mio marito combatteva contro la malattia e le ho detto sì: ora siamo tutti innamorati di Zeus e speriamo che guarisca presto”.
L’ultimo pensiero di Ana Alexandra Habic va all’emergenza randagismo nel quartiere.
“Da mesi non possiamo uscire coi nostri amici a 4 zampe – riferisce la 40enne dell’Albuccione – Il parco è ostaggio del branco, le strade sono invase dai randagi: tutto sommato, a me è andata bene e posso raccontarla.
E’ inconcepibile che serva la tragedia affinché qualcuno intervenga”.