FONTE NUOVA - Nomentana Hospital in vendita: la preoccupazione dei lavoratori della clinica

Comunicato stampa dei responsabili per la Sanità Privata di Cgil, Cisl e Uil

Da Roberto Scali, Antonio Cuozzo e Alessandro Cammino, responsabili per la Sanità Privata rispettivamente di FP CGIL Roma e Lazio, CISL FP Lazio e UIL FPL Roma e Lazio, riceviamo e pubblichiamo:

“Le Lavoratrici e i Lavoratori del Nomentana Hospital oramai da un paio d’anni vivono nell’angoscia costante di non vedersi riconosciuto lo stipendio, di perdere il lavoro o di finire nel girone dantesco dei “dipendenti dei dipendenti di qualche predone della sanità privata”.

In questi mesi la procedura di ricostituzione del debito che ha interessato la Struttura è stata fumosa, costellata da diatribe societarie, assestamenti di CdA e mancate approvazioni di bilancio, tutto ciò ha evidenziato l’impossibilità, secondo l’esperto incaricato, di rilanciare la Struttura attraverso un nuovo piano industriale e di fatto lo ha convinto, di concerto con il CdA, ad intraprendere la strada della cessione dell’asset societario.

 
 

Il 30 maggio le Organizzazioni Sindacali FP CGIL – CISL FP – UIL FPL regionali sono state convocate presso il Tribunale ordinario di Tivoli, in occasione dell’udienza per l’autorizzazione a procedere alla vendita del Nomentana Hospital.

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Le Organizzazioni Sindacali hanno in quell’occasione formulato la richiesta, ad ulteriore tutela dell’art. 2112 cc, del mantenimento del CCNL attualmente applicato ai dipendenti della Struttura, questa istanza stranamente non veniva verbalizzata dalla Giudice, le stesse Organizzazioni Sindacali hanno poi contestato la mancata verbalizzazione, ricevendo una risposta piccata del Tribunale stesso.

In questa situazione, non limpida, spesso controversa e delicata, veniva instaurato in modo pretestuoso, un clima persecutorio nei confronti dei rappresentanti sindacali da parte dell’Azienda.

Ora ci chiediamo, come mai in una operazione imprenditoriale di così grossa portata, le Istituzioni restano alla finestra e anche come mai un’Azienda sempre stata florida è stata quasi volontariamente portata al default?

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Nel merito dei fatti rifiutiamo la versione dal CdA che addossa la colpa di questa situazione al COVID, al rinnovo contrattuale, alla Regione Lazio e alla guerra in Ucraina.

Che senso ha che una parte dei Soci non siano presenti in udienza, a differenza delle OO.SS. sempre presenti ma che invece non avrebbero alcun ruolo in una operazione di tal genere?

Abbiamo il sospetto che le nostre domande non avranno risposte, ma certamente non resteremo fermi e in silenzio di fronte alla disgregazione del futuro delle Persone che vengono curate e assistite o che lavorano al Nomentana Hospital, a tutela anche della Cittadinanza che vive quel territorio. FP CGIL – CISL FP – UIL FPL regionali non resteranno ferme ad osservare questo scenario desolante e si riservano ogni forma legittima di lotta a tutela degli interessi delle Lavoratrici, Lavoratori e Utenza”.

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