TIVOLI - Augusto Pennacchi, la mamma: “La morte non è niente…”

Lo striscione degli amici: “Augusto vive”

“La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto”.

Un momento del funerale celebrato stamattina al Santuario di san Vittorino Romano

 
 

Stamane, venerdì 13 giugno, la preghiera di Sant’Agostino ha riecheggiato nel Santuario di Nostra Signora di Fatima a San Vittorino Romano per i funerali di Augusto Pennacchi, il 18enne di Villa Adriana deceduto sabato 7 giugno al policlinico “Agostino Gemelli” di Roma in seguito ad uno scontro in moto (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

Augusto Pennacchi, il 18enne di Villa Adriana, studente del Liceo Scientifico Spallanzani e atleta del “Basket Guidonia”

A recitarla sull’altare è stata mamma Arianna, a nome anche del marito Fabio e dei figli maggiori Claudio e Ilaria, che insieme hanno scelto di donare gli organi del piccolo di casa per salvare la vita a 4 pazienti in lista d’attesa (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

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“Io sono sempre io e tu sei sempre tu – ha proseguito la mamma di Augusto Pennacchi – Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.

Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.

Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste.

Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.

Prega, sorridi, pensami!

Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.

La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza.

Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?

Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo.

Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata.

Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace”.

Sopra, il feretro di Augusto Pennacchi portato a spalla dagli amici; sotto, gli striscioni in omaggio al 18enne di Villa Adriana

Un applauso scrosciante ha accompagnato mamma Arianna al ritorno al banco in prima fila davanti all’altare.

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Lo stesso applauso che ha accolto il feretro di Augusto all’uscita dal santuario, dove i compagni di classe della quinta S del Liceo Sportivo presso il Liceo Scientifico “Lazzaro Spallanzani” di Tivoli lo hanno salutato con palloncini bianchi e due striscioni: “Augusto vive”, “Fiore mio, fiore della mia anima”.

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