Martedì 5 agosto, in occasione dei festeggiamenti della Madonna delle Neve, l’Associazione socio-culturale “La Palombella”, raccogliendo la proposta della socia e artista ceramista, la professoressa Loretta Ippoliti, ha allestito nella sua sede di Piazza Mazzini 1, a Palombara Sabina, la mostra: “I disegni di Paolo Marini”.
Sul suo sito l’Associazione ha voluto presentare l’esposizione delle opere in questo modo:
“Una mostra da vedere. Il bravo Paolo Marini, novello “Ligabue” palombarese, con le sue opere in esposizione dimostra come l’arte, anche la più semplice, è un dono che può generarsi nelle persone più modeste.
Paolo vi sorprenderà e vi stupirà”.
E Paolo ha sorpreso e stupito i tanti visitatori che hanno così potuto conoscere e apprezzare un Paolo inedito.
Graditissima la visita del vice sindaco del Comune di Palombara Sabina, Guido Trugli e il direttore della Comunità Dianova, dottor Massimo Bagnaschi.
Chi è Paolo Marini simpaticamente noto tra i palombaresi come “Paoletto”.
Di famiglia modesta, Paolo vive con l’anziano padre Egidio, avendo perso prematuramente la mamma Beatrice. Un “eterno” ragazzo di 51 anni umile e riservato, che sa farsi benvolere per i modi gentili e rispettosi, dignitoso nel presentarsi e decoroso nel vestire. Paolo è molto religioso, una qualità che ne fa un fedele e fervente frequentatore delle funzioni liturgiche, ma sempre presente in chiesa in un suo quotidiano e silenzioso contatto con Dio.
Fin da piccolo ha sempre amato disegnare, come ha ricordato la sua maestra delle elementari, Angela Margottini, che ha subito individuato in lui una dote pittorica ed è stata tra le prime a visitare la mostra e a complimentarsi con il suo vecchio alunno.
La professoressa e artista Loretta Ippoliti, lo ha seguito alle scuole medie, incoraggiato a usare tutta la gamma dei colori e ampliare i soggetti da disegnare. Paoletto era solito usare solo colori scuri e disegnare soggetti sacri e da allora, la professoressa, ha raccolto tutti i suoi disegni e li ha custoditi gelosamente.
Oltre ad essere stata la promotrice della mostra, la professoressa ha curato personalmente l’allestimento scegliendo, uno ad uno, i disegni più significativi da esibire in appositi pannelli, lasciando sul grande tavolo centrale della sala espositiva l’enorme mole degli altri lavori del bravo “Paoletto”.
Purtroppo la professoressa non è stata presente perché impegnata in altro ambiente in una mostra personale. Si è portati a pensare, invece, che questa sua assenza sia stata una scelta precisa, in modo di polarizzare l’attenzione sul bravo “Paoletto”; dargli la possibilità di illustrare le sue opere e raccogliere la piena soddisfazione e i meritati consensi del suo impegno artistico.
Per i visitatori è stata un’ulteriore sorpresa trovare nel silenzioso e riservato Paolo una persona diversa, aperta, loquace, pronta a spiegare le tecniche usate, i soggetti, evidenziando come l’ispirazione sia sempre stata una scelta non casuale, ma voluta.
La professoressa Loretta Ippoliti segue “Paoletto” da molti anni e già nel 2007 espose alcune sue opere in una Mostra presso il suo CeranicArtStudio. In tutto questo tempo lo ha costantemente incoraggiato a continuare ad impegnarsi, dandogli consigli ed aiutandolo nell’acquisto dei materiali necessari.
Nel depliant pubblicitario di invito a visitare la mostra, la professoressa Ippoliti con la competenza di Maestra d’Arte, con chiarezza descrive le capacità artistiche del pittore naif:
“La numerosità dei disegni, i soggetti rappresentati, l’uso del colore e il tratto usato, fanno pensare all’arte naif.
Paolo ha amato disegnare, usare colori fin di tempi della scuola.
Ha iniziato a disegnare soprattutto soggetti religiosi, copiando immagini da libri di preghiere e da santini devozionali.
Copia con maestria da queste piccole figurette … mantiene le giuste proporzioni e l’espressività del corpo e dei volti dei vari personaggi … poi sollecitato, ampia i contenuti.
Dapprima scorci storici del suo paese, Palombara, che copia da fotografie, da cartoline … poi dà libero sfogo alla sua fantasia.
Disegna dal vero il paesaggio che circonda Palombara: case, alberi, personaggi, giochi, nature morte.
Interessantissimi una ventina di disegni: stesso paesaggio, quasi sempre con gli stessi colori, solo in qualcuno piccole varianti con qualche gioco, qualche mezzo di trasporto, qualche personaggio; tutti però rivolti verso lo stesso punto.
Usa varie tecniche: pennarelli, matite colorate, tempere; oggi predilige l’acquerello.
Visto il successo della mostra per coloro che non hanno avuto la possibilità di visitarla per motivi di lavoro o in vacanza, si è pensato di riaprire la mostra nel mese di settembre.
Si ringrazia il signor Mario Gautieri che gentilmente ha concesso l’utilizzo delle sue fotografie”.
(Angelo Gomelino)