MONTEROTONDO – Pronto soccorso devastato, la Uil chiede la presenza delle forze dell’ordine

Comunicato stampa del segretario territoriale Igino Rocchi

In riferimento all’articolo MONTEROTONDO –  Paziente devasta il pronto soccorso, da Igino Rocchi, segretario territoriale UIL Fpl ASL Roma 5, riceviamo e pubblichiamo:

Igino Rocchi, segretario territoriale UIL Fpl ASL Roma 5

“L’aggressione verificatasi la notte del 31 agosto 2025 presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Monterotondo rappresenta l’ennesimo episodio di violenza intollerabile ai danni del personale sanitario.

Un paziente ha colpito con un estintore il vetro del triage, rendendolo inutilizzabile e pericoloso per operatori e utenti.

La vetrata dello sportello dell’Accettazione danneggiata dal paziente romeno

Questo episodio non è isolato, ma si inserisce in un preoccupante crescendo di atti violenti che, da troppo tempo, colpiscono chi lavora in prima linea per garantire il diritto alla salute.

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Tutto ciò è inaccettabile.

I lavoratori della sanità non possono continuare a svolgere le proprie funzioni in un clima di costante tensione, timore e insicurezza.

Ogni aggressione, verbale o fisica, rappresenta una ferita non solo per la persona colpita, ma per l’intero sistema sanitario.

È nostro dovere, come organizzazione sindacale e come cittadini, pretendere dalle istituzioni sanitarie e dalle autorità competenti misure immediate e strutturali a tutela dei professionisti in servizio.

Chiediamo l’installazione di presidi di sicurezza adeguati, la presenza continuativa delle forze dell’ordine nei reparti a rischio, sistemi di videosorveglianza attivi e funzionanti, e soprattutto un percorso concreto di supporto psicologico e legale per chi subisce aggressioni.

È inoltre fondamentale prevedere campagne di sensibilizzazione rivolte all’utenza, affinché venga ristabilito un clima di rispetto reciproco.
Difendere il personale sanitario significa difendere l’intero Servizio Sanitario Nazionale.

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È tempo di passare dalle parole ai fatti.

Basta con la tolleranza verso la violenza: servono azioni chiare, efficaci e non più rimandabili.

La sicurezza sul luogo di lavoro è un diritto irrinunciabile, non una concessione”.

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