Al secondo giorno di scuola è già scattata la prima sospensione.
Il divieto di cellulari in classe miete la prima “vittima” all’Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Alessandro Volta” di Tivoli.
La sece dentrale dell’Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Alessandro Volta” di Tivoli
Inizia dalla scuola diretta dalla Dirigente scolastica Maria Cristina Berardini il viaggio del quotidiano Tiburno.Tv all’interno degli istituti superiori della Città del Nordest per documentare come è stata recepita la Disposizione Ministeriale numero 3392 del 16 giugno 2025, firmata dal ministro Giuseppe Valditara, che dal primo settembre ha esteso il divieto degli smartphone in classe a tutti gli istituti superiori già vigente per i cicli scolastici precedenti, imponendo regole più stringenti che coinvolgono l’intera giornata scolastica.
All’Istituto “Alessandro Volta” – nella sede di Tivoli e di Guidonia – martedì 9 settembre la Preside Berardini ha diramato la circolare numero 5 – CLICCA E LEGGI LA CIRCOLARE - invitando famiglie e alunni a rispettare il divieto degli smartphone in classe dall’entrata all’uscita e durante le uscite didattiche.
Le lezioni sono iniziate mercoledì 10 settembre e gli studenti hanno trovato nelle rispettive aule una cassetta a muro dove riporre i telefonini. Eppure, ieri, giovedì 11 settembre, un alunno è stato “beccato” a utilizzare lo smartphone e sanzionato come da Circolare ministeriale e Regolamento scolastico (CLICCA E LEGGI IL REGOLAMENTO).
La Dirigente scolastica dell’Istituto tecnico “Volta” di Tivoli e Guidonia Maria Cristina Berardini
“Questa decisione – spiega la preside Berardini – nasce da preoccupazioni educative e sanitarie documentate.
Gli studi più recenti condotti da OCSE, OMS e Istituto Superiore di Sanità hanno messo in evidenza che l’uso eccessivo dello smartphone da parte degli adolescenti riduce la capacità di concentrazione e di apprendimento, incide negativamente sui risultati scolastici, aumenta i rischi di ansia, insonnia, isolamento sociale e comportamenti di dipendenza.
Siamo consapevoli che l’applicazione di queste disposizioni comporterà un cambiamento significativo nelle abitudini quotidiane di studenti e famiglie.
Molti ragazzi vivono una forte dipendenza dal proprio smartphone e molti genitori considerano il telefono uno strumento indispensabile di contatto costante.
Purtroppo, si verificano anche situazioni in cui sono gli stessi genitori a telefonare, inviare messaggi ai figli durante l’orario delle lezioni, interferendo con lo svolgimento dell’attività didattica e rendendo più difficile la gestione educativa e disciplinare della classe”.